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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mondo Grecia

Nonna Emilia candidata al Nobel per la Pace: "Apriamo le nostre case ai profughi"

Lo scatto delle tre anziane donne di Lesbo, su una panchina, mentre si prendono cura di un neonato ha fatto il giro del mondo. Emilia Kamvisi racconta la vita quotidiana dell'isola della speranza, dell'accoglienza e dei respingimenti. Aspettando Papa Francesco

Una cornice verde sul mobile della sala. All'interno, la foto che, di fatto, l'ha candidata a ricevere il premio Nobel per la Pace. Emilia Kamvisi, la "nonna di Lesbo", ha raccontato la sua quotidianità a Siamo Noi e al Tg2000, il telegiornale di Tv2000. Emilia è la protagonista di uno scatto che la ritrae mentre, con le sue amiche Maritsa e Stratia, allatta con un biberon un bambino siriano. Uno scatto che ha fatto il giro del mondo. 

Siamo pronti ad aprire di nuovo le nostre case e a condividere quel poco che abbiamo. Se non dovessimo avere niente gli regaleremo un abbraccio. Vogliamo vedere ancora i loro sorrisi, ci rendevano orgogliosi e felici.

Struggente è il racconto di quel momento che nonna Emilia ha fatto a Siamo Noi: "Come tutti i pomeriggi - ha raccontato Maritsa - eravamo in spiaggia per aiutare i profughi. Ad un certo punto abbiamo visto che c'erano una mamma e un neonato con tutti i vestiti bagnati. Allora le abbiamo detto: 'Fatti dare dei vestiti asciutti, ti teniamo noi il bimbo'". 

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Ma, nel frattempo, il bambino ha iniziato a piangere perché aveva fame. "Allora ho detto a Emililia: 'Vai a prendere un biberon con del latte'. All'inizio il bimbo non riusciva a bere perché il latte era troppo bollente. Così l'ho raffreddato con l`acqua del mare e il bimbo ha cominciato a bere. Quando è arrivata, la madre, vedendo la scena, si è messa a ridere".

Il dramma dei migranti a Lesbo | Infophoto

"Noi siamo figlie di profughi", ha proseguito Maritsa. "Nel 1922 siamo scappate dalla Turchia e siamo arrivate qui. Sappiamo cosa vuol dire. L'Europa dovrebbe fare subito un tavolo per trovare una soluzione, non possiamo lasciare questa povera gente in mezzo al fango, tenerla chiusa con il filo spinato o rimandarla sotto le bombe".

Nonna Emilia ha infine accolto con gioia la visita di Papa Francesco a Lesbo il prossimo 16 aprile: "E` bellissimo che un cattolico venga a difendere tanti musulmani. Fa bene. Siamo tutti sotto lo stesso cielo, con un solo Dio. Speriamo che il Papa possa mettere fine alle sofferenze dei profughi che si trovano a Idomeni, picchiati dalla polizia della Macedonia. Sono bambini, donne incinte e anziani come noi. E' terribile".

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