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Giovedì, 25 Aprile 2024
TURCHIA / Turchia

Emma Bonino: "Non è la primavera turca"

Il ministro degli Esteri Emma Bonino riferisce della crisi turca in un'informativa alla Camera

La protesta in corso in Turchia "non è una primavera turca, i turchi non sono arabi e Taksim non è (piazza) Tahrir": è quanto ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino in un'informativa alla Camera. Le manifestazioni di protesta in Turchia "mi ricordano di più Occupy Wall Street", ha sottolineato la titolare della Farnesina.

Il ministro Bonino, in un lungo discorso, ha inoltre stigmatizzato l'uso della forza contro i manifestanti, che comporta "rischi politici e umanitari seri". Il premier Recep Tayyp Erdogan, ha continuato Bonino, però "non sembra escludere l'uso della forza" ha dichiarato il ministro.

"L'Italia si attende che tutte le parti si adoperino per la fine delle violenze e il ripristino di un clima pacifico", ha insistito il ministro. "La nostra scelta è chiara: desideriamo una Turchia pienamente democratica in Europa, ma occorrono leadership lungimiranti, anche da parte europea", ha concluso Emma Bonino.

"Nelle piazze e nelle strade" della Turchia, "si sta svolgendo un esame di maturità del governo turco", ha insistito la titolare della Farnesina. Il governo turco "deve dimostrare di tutelare tutte le opinioni delle componenti della società" e deve saper "unire le diverse anime, in un patto sociale rispettoso del pluralismo".

Le manifestazioni di protesta in Turchia, ha riferito Bonino in Aula, sono nate in maniera "spontanea", e il partito dell'opposizione si è unito ai manifestanti ma non li ha guidati, e ha poi confermato il bilancio di "quattro vittime e centinaia di feriti".

"Ho espresso la mia più viva apprensione per gli eventi" in corso in Turchia: "l'uso sproporzionato della forza e il fermo di decine di avvocati non può essere una risposta accettabile", ha spiegato il ministro.

La Turchia è "un partner strategico" per l'Italia e "il governo italiano continua a credere fermamente nella prospettiva europea della Turchia", ha spiegato Emma Bonino. "Il processo di adesione può avere un effetto benefico sulla dinamica degli eventi in Turchia", ha aggiunto la titolare della Farnesina.

La Farnesina, ha concluso il ministro, è "in costante contatto" con l'ambasciata italiana ad Ankara e con i consolati di Istanbul e Smirne "per tutelare gli italiani che si trovano in Turchia".

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