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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Sarà revocato lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti": estradizione vicina

Si procederà in tempi rapidi con lʼestradizione se la Corte suprema federale non confermerà l'habeas corpus chiesto dalla difesa dell'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo

Il presidente brasiliano Michel Temer è pronto a revocare lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti. L'estradizione dell'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) dal Brasile all'Italia sarebbe in tal caso molto più vicina. Temer, secondo i principali quotidiani brasiliani,  starebbe aspettando solo il via libera della Corte suprema federale. Se i giudici non concederanno l'habeas corpus preventivo richiesto dalla difesa, il governo potrebbe decretare l'estradizione dell'ex terrorista.

Estradizione più vicina che mai

I legali dell'ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) hanno presentato per due volte una richiesta di "habeas corpus" - un istituto giuridico a tutela delle libertà individuali - al Supremo Tribunale federale. I legali attendono una risposta che, a loro parere, dovrebbe arrivare al più presto, alla luce delle notizie secondo le quali il governo italiano ha chiesto al Brasile di concedere l'estradizione di Battisti.

Secondo quanto riferito da alcune fonti alla stampa brasiliana, se il magistrato che si occupa del caso, Luiz Fux, dovesse tardasse troppo nella sua decisione, allora l'ufficio legale della presidenza brasiliana potrebbe emettere un parere ufficiale che di fatto darebbe il via libera all'estradizione di Battisti in l'Italia. Le stesse fonti hanno comunque sottolineato che la concessione da parte del Tribunale dell'habeas corpus, come richiesto dai legali del terrorista, rappresenta "l'opzione meno probabile"; non è frequente la concessione di un habeas corpus preventivo, una pratica di solito riservata a ribaltare una decisione già effettivamente presa, come una carcerazione.

Chi è Cesare Battisti

Esponente del gruppo Proletari armati per il comunismo (Pac), Cesare Battisti è stato accusato di aver preso parte a quattro omicidi in Italia: quello di un gioielliere, di un poliziotto, di una guardia carceraria e di un militante. I reati, che l'ex attivista nega, sono avvenuti tra il 1977 e 1979. Dopo due anni di carcere, Battisti riuscì a evadere a Roma nel 1981 e fuggì in Francia, vivendo nella clandestinità, e l'anno successivo in Messico. Nel 1987, fu condannato all'ergastolo in contumacia in Italia.

Cesare Battisti (Ansa)

Tornò in Francia nel 1990, quando ex terroristi italiani furono accolti dall'allora presidente Francois Mitterand. Nel 2004 la sua condizione di status fu però revocata dal governo francese e Battisti si spostò in Brasile. Dopo tre anni nel Paese sudamericano, l'ex attivista fu arrestato a Rio de Janeiro. La sua condizione in Brasile mutò nel gennaio 2009, quando l'allora ministro della Giustizia Tarso Genro gli concesse lo status di rifugiato politico. Una decisione che provocò una crisi diplomatica tra Brasile e Italia, con Roma che richiamò anche l'ambasciatore nel Paese. Nel novembre dello stesso anno, il Tribunale supremo federale decise per l'estradizione di Battisti. Ma nell'ultimo giorno di mandato, nel dicembre 2010, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva firmò un parere per far restare l'ex attivista in Brasile; soltanto nel giugno 2011, l'italiano ha lasciato il carcere.

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