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Sabato, 20 Aprile 2024
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Libia, Filippo Calcagno e Gino Pollicardo verso l'Italia

L'operazione che ha condotto alla liberazione dei due italiani è stata condotta "dietro richiesta ufficiale delle autorità italiane", ma senza "alcuna partecipazione al blitz da parte di forze speciali italiane", dice il sindaco di Sabratha

L'operazione che ha condotto alla liberazione dei due italiani rapiti in Libia a luglio, Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, è stata condotta "dietro richiesta ufficiale delle autorità italiane", ma senza "alcuna partecipazione al blitz da parte di forze speciali italiane". E' quanto ha detto il sindaco di Sabratha Hussein al Dawadi.

In una dichiarazione stampa ripresa da diversi media arabi fra cui RassedNews, al Dawadi ha detto: "L'operazione per la liberazione degli ostaggi è stata condotta in coordinamento con la Camera delle Operazioni Congiunte di Sabratha e su richiesta ufficiale delle autorità italiane". Il sindaco ha quindi spiegato che "non c'è stata nessuna partecipazione di forze italiane nell'operazione".

Contrariamente a quanto era stato affermato in precedenza, il sindaco ha smentito uno scontro a fuoco con i sequestratori durante l'operazione: "i sequestratori si sono dati alla fuga senza scontri", ha detto al Dawadi spiegando che "a causa delle frequenti irruzioni quelli dell'Isis (il riferimento è ai sequestratori) erano fuggiti da giorni lasciandoli (gli ostaggi) nella prigione" e così "l'unità che ha attaccato il luogo dove erano detenuti gli italiani non ha trovato nessun rapitore".

"Abbiamo trovato una donna marocchina che non sembra abbia legami con l'organizzazione o forse sarà la moglie di uno di loro". Ieri lo stesso sindaco nell'annunciare la liberazione dei due tecnici italiani aveva parlato di "blitz in numerose case".

Filippo Calcagno e Gino Pollicardo rientrano in Italia sabato sera.

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