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Venerdì, 19 Aprile 2024
MALESIA

Malesia, scoperte 139 fosse comuni di migranti

Il macabro ritrovamento in 28 siti che si sospetta essere campi di prigionia di migranti, soprattutto musulmani Rohingya, provenienti dalla Birmania

Orrore in Malesia. Le autorità hanno annunciato di avere scoperto nel cuor della giungla di una regione alla frontiera con la Thailandia, 139 fosse comuni, in 28 campi abbandonati da trafficanti di immigrati, dove passano migliaia di persone in fuga, soprattutto musulmani Rohingya provenienti dalla Birmania.

La polizia - riporta l'agenzia di stampa Askanews - ha trovato queste sepolture di massa e ancora non è dato sapere quanti corpi si trovano all'interno di ciascuna, ha detto il capo della polizia malese mentre i campi scoperti dalle autorità potevano contenere fino a 300 persone.

"Non sono per nulla sorpreso, dichiara un abitante di un villaggio nei pressi della zona setacciata dalla polizia. Da due mesi qui si vedono molti rohingya e profughi dal Bangladesh. Tutti spossati e abbandonati, stremati dalla fame. Quelli con cui siamo riusciti a parlare ci hanno detto che non mangiavano da una settimana".

Secondo fonti di stampa locale, alcune fosse conterebbero i corpi di un centinaio di migranti rohingya, la minoranza musulmana che vive soprattutto in Birmania mentre un altro quotidiano ha riferito di una trentina di fosse comuni in cui sono stati rinvenute centinaia di scheletri.

La polizia thailandese aveva scoperto sin dall'inizio di maggio fosse comuni in alcuni campi di transito nella giungla nel sud del paese. Da allora Bangkok ha inasprito le misure per reprimere il traffico di esseri umani, spingendo i migranti a ricorrere alla traversata in mare, con migliaia di persone a bordo di barconi abbandonati alla deriva.

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