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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Francia vieta per legge le sculacciate "educative" ai bambini

Il disegno di legge afferma che i genitori devono allevare i propri figli senza ricorrere alla "violenza", compresa quella "fisica, verbale o psicologica"

Schiaffi e sculacciate ai bambini (anche se per educare) divengono reato in Francia. L'Assemblea nazionale ha votato oggi in prima lettura una proposta di legge per vietare le punizioni corporali ai bambini da parte dei loro genitori. A favore si sono espressi 51 membri, mentre ha votato contro una deputata eletta con l'estrema destra, Emmanuelle Menard, secondo la quale la legge "priva i genitori delle loro prerogative". Astenuto il partito conservatore dei Les Republicain. Presentato dal MoDem (Mouvement démocrate) e sostenuto da 'La Republique en Marche' del presidente Emmanuel Macron, dal governo e da altri gruppi parlamentari, il testo afferma che i genitori devono allevare i loro figli senza ricorrere alla "violenza", compresa quella "fisica, verbale o psicologica". Tocca ora al Senato, dominato dall'opposizione, l'approvazione definitiva.

Il disegno di legge, dalle conseguenze soprattutto simboliche, integra le disposizioni del codice civile francese sull'autorità genitoriale e non prevede alcuna sanzione, imponendo al governo di valutare l'uso delle punizioni corporali in Francia e di riferire al parlamento l'anno prossimo su eventuali misure necessarie per aiutare i genitori ad aumentare la loro consapevolezza sulla questione.

Secondo la Ong Childhood Foundation, l’85% dei genitori francesi ricorre alle punizioni corporali per correggere comportamenti "sbagliati" dei figli. E già nel 2016 l'allora presidente François Hollande aveva presentato un provvedimento anti-sculacciata, bocciato però dal Consiglio costituzionale per una questione di forma. Se la legge sarà adottata, la Francia diventerà il 55esimo Paese al mondo (il 23esimo dell'Unione europea) a bandire le punizioni corporali sui bambini, iniziativa adottata per la prima volta dalla Svezia nel 1979.

Il Consiglio d'Europa, che nel 2015 aveva richiamato Parigi per non aver bandito la sculacciata, ha salutato con favore la decisione, con il portavoce Daniel Holtgen che ha affermato che si tratta di un "voto storico".

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