"General Motors ha ucciso 13 persone per risparmiare un dollaro a macchina"
La casa automobilistica di Detroit non sostituì il sistema d'accensione alle auto per un risparmio "infinitesimale": lo rivelano documenti interni consegnati al Congresso americano
Ignorare un difetto per risparmiare meno di un dollaro. E' quanto ha fatto General Motors nel 2005, secondo i documenti interni consegnati agli investigatori del Congresso americano, che stanno indagando sui ritardi con cui il colosso di Detroit ha richiamato - solo nelle ultime settimane - i veicoli difettosi (al momento 2,6 milioni). A scriverlo sono gli organi d'informazione americani. Secondo le carte, nel 2005 General Motors decise di non cambiare il sistema d'accensione di alcuni suoi modelli - che avrebbero provocato almeno la morte di 13 persone - perché la sostituzione sarebbe costata un dollaro a macchina. Parlando durante l'audizione al Congresso di ieri, il nuovo amministratore delegato, Mary Barra, ha dichiarato che le nuove scoperte sono "molto scioccanti" e che "non è questo il modo in cui fa affari la nuova Gm" ha aggiunto. La volontà di non agire è stata definita "inaccettabile" da Barra.
Negli scambi di e-mail ottenuti dal Congresso, un ingegnere sosteneva di continuare a usare il sistema d'accensione prodotto da Delphi Automotive, anche se la stessa Delphi aveva detto a Gm che il suo prodotto non rispettava i requisiti richiesti. Nel complesso, il ricambio del pezzo difettoso sarebbe costato "90 centesimi per unità" e avrebbe comportato "un costo addizionale per il lavoro di sostituzione di 400.000 dollari". Il problema alle auto riguardava la chiave d’accensione, che poteva passare dalla posizione “run” a quella “off” inavvertitamente, spegnendo la vettura e, ovviamente, disattivando servosterzo, servofreno e airbag.
Diverse indagini sono state aperte su General Motors, tra cui quella del dipartimento della Giustizia, che sta cercando di capire se l'azienda abbia volutamente nascosto i difetti durante le procedure di bancarotta nel 2009 per evitare future passività. Anche la casa automobilistica, guidata da pochi mesi da Mary Barra, sta svolgendo un'indagine interna, ma assicura che tutti gli incidenti mortali legati alle auto difettose si sono verificati nel 2009 o negli anni precedenti, con la vecchia società.
