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Mercoledì, 24 Aprile 2024
GIAPPONE / Giappone

Giappone, Tokyo prende le distanze dal nucleare

La nuova politica energetica resa nota dal ministro dell'Ambiente per scongiurare una nuova Fukushima

Ad un anno dalla catastrofe di Fukushima, il governo giapponese mostra di voler modificare radicalmente la propria politica in campo energetico. E' stato proprio il ministro dell'Ambiente a spiegare ai giornalisti i cambiamenti che Tokyo ha intenzione di adottare nei prossimi anni. 

“Il 15% dell'elettricità dal nucleare dovrebbe essere alla base della nuova politica energetica per il 2030” ha dichiarato Goshi Hosono, come riportato dal quotidiano francese Le Monde.

Questa quota è infatti giudicata la più attendibile se si tiene conto che il Giappone non solo non ha intenzione di costruire nuove centrali, ma ha anche deciso di chiudere i reattori al raggiungimento dei 40 anni di attività. Prima del dramma di Fukushima, Tokyo aveva previsto una produzione proveniente dal nucleare del 50% nel 2030.

Il Giappone ha cambiato la propria politica energetica dopo il disastro avvenuto l'11 marzo dell'anno scorso. Un violento terremoto, seguito da uno tsunami, colpirono il nord del Paese, danneggiando i reattori della centrale nucleare di Fukushima. L'incidente ha subito portato alla mente quanto accaduto a Cernobyl nel 1986, tanto che in tutto il mondo occidentale il dibattito sulla necessità o meno del nucleare è tornato in primo piano. 

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