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Giovedì, 25 Aprile 2024
GIAPPONE / Giappone

Torna la pena di morte: eseguite tre condanne

Dopo due anni Tokyo torna ad usare la pena capitale. Sono più di cento i detenuti che attendono l'esecuzione

"Oggi sono state effettuate tre esecuzioni". A pronunciare queste parole è stato il ministro della Giustizia giapponese Toshio Ogawa. Era dal luglio 2010 che Tokyo non applicava la pena capitale. "Ho svolto il mio dovere come previsto dalla legge", ha poi aggiuto il ministro nipponico, dando notizia della morte per impiccagione di tre detenuti, come scrive la Bbc.

Amnesty International, che solo pochi giorni fa aveva pubblicato il suo report annuale sulla condizione della pena capitale nel mondo, ha più volte fatto appello agli Stati affinchè questa pratica venga abolita.

Secondo i dati ufficiali, l’80% della popolazione nipponica è favorevole a questa misura, ma le organizzazione per i diritti umani hanno più volte denunciato le condizioni degradanti di coloro che si trovano nel braccio della morte nelle carceri giapponesi.

Raramente i condannati possono ricevere visite, e passano la maggior parte del loro tempo seduti in una cella. Ai detenuti non è dato sapere il giorno dell’esecuzione, che spesso si svolge all’insaputa dei parenti e senza che siano presenti testimoni.

Insieme agli Stati Uniti, il Giappone è una delle poche nazioni democratiche dove sia ancora in vigore la pena di morte, applicata contro coloro che vengono riconosciuti colpevoli di più omicidi.  Al momento in Giappone sono più di 100 le persone condannate alla pena capitale. Tra questi vi è anche Shoko Asahara, noto per aver progettato l’attentato alla metropolitana di Tokyo nel 1995.
 

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