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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tracce di diserbante nella birra, lo studio fa paura: "Può essere cancerogeno"

Sono stati resi noti i risultati dei test dell'Istituto per l'ambiente di Monaco, che ha coinvolto 14 marche. Il glifosato è stato classificato come "probabilmente cancerogeno per l'uomo" dallo IARC, mentre secondo altri studi non costituisce alcun rischio per la salute

Tracce di diserbante glifosato nella birra, il tema è scottante: sono stati resi noti i risultati di un'analisi dell'Istituto per l'ambiente di Monaco, che ha coinvolto 14 marche fra le più note in Germania.

IL GLIFOSATO - Il glifosato, sintetizzato per la prima volta nel 1950, è stato commercializzato come diserbante per l'agricoltura a partire dagli anni settanta. È uno dei diserbanti più usati in tutto il mondo. Le possibili conseguenze del glifosato sulla salute sono argomento di dibattito sempre più attuale. 

CANCEROGENO? - L'erbicida è stato classificato come "probabilmente cancerogeno per l'uomo" dall'organismo internazionale Iarc (International Agency for Research on Cancer), mentre l'Istituto federale per la valutazione del rischio (Bfr) ritiene che il glifosato non costituisca alcun rischio per la salute dei consumatori. 

I TEST - I livelli registrati nei test sulle birre tedesche oscillano fra 0,46 e 29,74 microgrammi per litro, quasi 300 volte superiori quindi agli 0,1 microgrammi, limite consentito dalla legge per l'acqua potabile. Le marche coinvolte sono le più vendute sul mercato tedesco, ed erano tutte in vendita nei supermercati tra il dicembre 2015 e il gennaio 2016.

LE MARCHE - Le marche su cui sono state compiute le analisi sul glifosato sono: Beck's, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, Konig Pilsener e Jever.

CEREALI - La sostanza chimica potrebbe essere stato "trasportata nella birra" attraverso il luppolo o i cereali, ingredienti base della "bionda". In Germania oggi come oggi il glifosato è usato in quasi il 40 per cento dei terreni coltivati, ma è usato ancor di più nei paesi dove è legale la coltivazione di piante geneticamente modificate, come Usa, Brasile e Argentina.

GRANDE BUSINESS - L'Unione europea nei prossimi mesi dovrà decidere se mettere al bando il diserbante, e gli interessi economici in ballo sono molto grandi. Basti pensare che entro il 2019 si prevede che il mercato globale del glifosato sfiorerà gli 8,8 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annua del 7 per cento.

SCIENZA - Il dibattito tra gli scienziati è sempre più aspro: il glifosato fa male? I consumatori pretendono informazioni chiare e la Commissione europea deve prendere una posizione. E lo deve fare in fretta, perchè il "test della birra" in Germania sta alzando un polverone.

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