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Giovedì, 25 Aprile 2024
ELEZIONI / Grecia

Grecia, risultati referendum 5 luglio 2015: vince il "No"

Il No oltre quota 60 per cento. E' la vittoria della linea dura del governo Tsipras. Syriza: "Il voto dice di andare avanti". Intanto è già scontro con Schulz: "No a una nuova moneta, cambi l'Euro"

ATENE (GRECIA) - Festa grande in piazza per la vittoria del No. Preoccupazione, invece, in tutta l'Europa "della Finanza" per l'esito del voto referendario. Ai greci è stata posta una domanda semplice: accettate il progetto di accordo proposto dalla Troika? La vittoria del No potrebbe segnare una nuova storia per l'Unione Europea. Di certo, con questo risultato, il premier greco Alexis Tsipras dimostra, dal suo punto di vista, di aver avuto ragione a sbattere la porta in faccia ai creditori e a convocare un referendum per rafforzare la sua posizione intransigente. 

LA DIRETTA DEL VOTO

LA FESTA - Sventolano le bandiere greche a piazza Syntagma, davanti al parlamento di Atene, dove la folla si sta assembrando dal tardo pomeriggio e dove le ultime proiezioni che danno la vittoria del "no" al referendum attorno al 60% sono state accolte da festeggiamenti e dai clacson delle automobili.

"I GRECI HANNO DECISO" - "Domani la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche": lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras in Tv. "Il problema del debito greco sarà sul tavolo negoziale dopo la pubblicazione del rapporto dell'Fmi", ha detto il premier Alexis Tsipras, annunciando che domani vedrà i leader di tutti i partiti politici per discutere della situazione. Nessun richiamo del premier a una delle questione più sentite dall'opinione pubblica. Ancora non si sa se e quando riapriranno le banche.

"PARLEREMO CON LA BCE" - "Da domani chiameremo tutti i nostri partner, uno ad uno, per trovare un luogo comune e definire un'intesa positiva per tutti". E' quanto ha indicato il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, in una dichiarazione letta davanti alle tv. "Parleremo anche con la Bce che la scorsa settimana ha avuto un atteggiamento di attesa - ha aggiunto - e parleremo con il Fondo monetario internazionale che nei giorni scorsi ha riconosciuto che il debito della Grecia deve essere ristrutturato". Varoufakis ha ricordato che "i creditori volevano farci cambiare le nostre idee. Abbiamo sempre detto fine dell'austerità e che il debito greco è insostenibile. I creditori hanno invece sempre rifiutato il dialogo". 

"SITUAZIONE DIFFICILE" - E' "difficile immaginare" nuovi negoziati fra la Grecia e i creditori dopo la vittoria del "no" al referendum ellenico sul piano di aiuti internazionale: lo ha affermato dal canto suo il vicecancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, secondo cui "il premier Tsipras ha tagliato gli ultimi poni con l'Europa". "Dopo il rifiuto delle regole del gioco della zona euro, così come espresso dal voto 'no', dei negoziati su degli aiuti di miliardi di euro sembrano difficilmente immaginabili" ha concluso Gabriel, intervistato dal quotidiano Tagesspiegel in edicola domani.

INCONTRO FRANCIA-GERMANIA - La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande vorrebbero che un vertice dei capi di Stato e di governo dell'Eurozona sulla Grecia avesse luogo già martedì. Lo hanno reso noto fonti governative tedesche, precisando che in un colloquio telefonico i due dirigenti si sono detti "d'accordo sulla necessità di rispettare il voto dei greci". La richiesta di convocazione del vertice è già stata inviata al presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. 

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