La Grecia è paralizzata: lo sciopero generale di 48 ore indetto dai sindacati contro il piano di austerità che il Governo si appresta a varare ha colpito nel segno. Trentamila cittadini hanno marciato oggi nelle vie di Atene, in vista del voto cruciale in Parlamento sul taglio al bilancio statale di 13,5 miliardi di euro.

I sindacati protestano contro i tagli che colpiranno mezzi pubblici, sanità e altri servizi. Le 48 ore di sciopero hanno lasciato gli aerei a terra, mentre i traghetti sono restati nei porti di tutto il Paese.

CITTA' PARALIZZATE. Fermi anche i treni, tra cui la metropolitana di Atene, e i taxi. Gli ospedali funzionano con il personale d'emergenza. Scuole, uffici governativi e imprese sono chiuse. Gli avvocati ha intrapreso uno sciopero di cinque giorni a partire da ieri, mentre i pubblici ministeri hanno esteso loro sciopero fino al 18 novembre. Il ministro delle Finanze Yannis Stournaras ha esortato il Parlamento ad approvare i tagli per evitare il fallimento.

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LE NUOVE MISURE. "Il programma di austerità deve assolutamente passare per evitare il fallimento", ha detto Samaras nella discussione in Parlamento sul pacchetto, che include nuovi tagli alle pensioni, aumenti fiscali, innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni e gli adeguamenti per rendere il licenziamento dei dipendenti pubblici più facile.