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Venerdì, 29 Marzo 2024
Grecia verso il voto / Grecia

Grecia, Tsipras: "In caso di vittoria addio patto con Ue e Fmi"

Il leader della sinistra radicale, grande favorito alle elezioni del 17 giugno, avverte: se sarà Syriza a uscire vincitrice dalle urne, "basta diktat di Berlino". E l'uscita dall'Euro sarebbe una possibilità

Alexis Tsipras, l'uomo nuovo della Grecia - nonché della sinistra radicale europea - scalda i motori in vista delle elezioni del 17 giugno.

Il leader di Syriza, partito che secondo tutti i sondaggi è il favorito nel testa a testa con i conservatori di Nea Demokratia per la vittoria alle politiche, interviene a gamba tesa sulla crisi europea con un annuncio battagliero."In caso di vittoria alle prossime elezioni, annulleremo il patto con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale negoziato in cambio del salvataggio del Paese dalla bancarotta".

Basta diktat da Berlino, quindi. "Stop al giogo dell'Europa. La Grecia deve rinascere dalle sue ceneri senza dimenticarsi che a incenerirla è stata Bruxelles". 

Sono proprio dichiarazioni come queste che potrebbero fare di Syriza il primo partito greco. Secondo l'ultimo sondaggio del quotidiano Kathimerini, Syriza otterrebbe infatti il 31,5% dei consensi contro il 25,5% dei conservatori di Nea Demokratia.

Ormai terza forza del paese, i socialisti del Pasok si fermerebbero a un misero 13,5% seguiti dalla Sinistra democratica del Dimar che conquisterebbe il 7,5% dei favori. In netto calo sarebbero i neonazisti si Alba Dorata, dati al 4,5% (percentuale comunque sufficiente a rimanere in Parlamento. 

Traducendo in seggi queste percentuali, a Syriza andrebbero 134 parlamentari - numero garantito anche dal premio di maggioranza - mentre i due partiti 'europeisti', Nea Demokratia e Pasok, otterrebbero insieme 114 seggi.

Entrambi gli schieramenti sarebbero quindi  lontani dalla maggioranza necessaria a governare (151 seggi). Ecco perchè un ruolo centrale è destinato a giocarla la Sinistra democratica di Fotis Kouvalis. Un risultato vicino alla doppia cifra garantirebbe alla sinistra 'radicale', più quella 'democratica', di avere i numeri per formare il nuovo esecutivo.Un esecutivo ad alto tasso di 'antieuropeismo'.

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