rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
LA POLEMICA / Russia

"La guerra ai gay di Putin non può essere tollerata"

Nessun Paese, in particolar modo non quello che sta per ospitare i Giochi olimpici, dovrebbe aspettarsi che tale intolleranza passi inosservata" ha scritto in un duro editoriale il Washington Post

La guerra della Russia ai gay non può essere tollerata. Il Washington Post ha dedicato un editoriale al tema, in un periodo in cui l'ostilità nei confronti di omosessuali e transessuali si è ormai trasformata in persecuzione, con le ultime leggi approvate. "Se Putin crede che questo resti un problema nazionale, di poco interesse per il mondo, ha fatto male i suoi calcoli. Come ha evidenziato giustamente il presidente Barack Obama, la dignità dei gay è stata riconosciuta come un diritto umano fondamentale in gran parte del mondo. Nessun Paese, in particolar modo non quello che sta per ospitare i Giochi olimpici, dovrebbe aspettarsi che tale intolleranza passi inosservata" ha scritto il Washington Post.

"Obama ha detto di credere che Putin capirà sicuramente che 'per la maggior parte dei Paesi che partecipano alle Olimpiadi, non è tollerabile che gli omosessuali siano trattati in maniera diversa'". Dovrebbe capirlo anche il Comitato olimpico internazionale (Cio), ha aggiunto il quotidiano della capitale; mercoledì, il Cio ha ricevuto una petizione firmata da più di 300.000 persone, che chiedono il boicottaggio di Sochi come città ospitante.

"SE SEI AMICO DEI GAY NON BERE LA VODKA"

Il Cio dovrà prendere una posizione nelle prossime settimane, secondo il Washington Post, soprattutto dopo che il ministro della Sport russo, Vitaly Mutko, ha detto che tutti gli atleti, a prescindere dalla nazionalità, saranno soggetti alla legge che criminalizza la "propaganda omosessuale" e che potenzialmente vieta qualsiasi commento che non metta in cattiva luce l'omosessualità. La legge prevede che anche gli stranieri possano essere arrestati e tenuti in carcere fino a due settimane, in caso di "propaganda" omosessuale. Inoltre, "Putin ha firmato un'altra misura anti-gay che vieta l'adozione di bambini nati in Russia a persone che vivono in un Paese dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale" ha aggiunto il Washington Post.

Parole, e fatti, in contrasto con l'impegno del Cio affinché i Giochi siano aperti a tutti, senza discriminazioni, ha scritto il quotidiano. "Lo spirito olimpico non è compatibile" con un divieto che limita la libertà, ha concluso l'editoriale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La guerra ai gay di Putin non può essere tollerata"

Today è in caricamento