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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Guerra in Siria, i curdi rispettano l'ultimatum: concluso il ritiro, spiragli di pace

Le milizie Ypg hanno terminato il ritiro dal Nordest della Siria: una zona di sicurezza sarà pattugliata dalle guardie di frontiera siriane supportate dalla polizia militare di Mosca. A Ginevra si scrive la nuova Costituzione siriana dopo 8 anni di guerra

I curdi hanno terminato il loro ritiro dal Nordest della Siria. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo: "Il ritiro delle forze curde dal territorio dove sarà creata una zona di sicurezza è stato completato prima della data prevista", ha dichiarato Sergej Sojgu.

Secondo i termini dell'accordo del 22 ottobre scorso a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan la tregua di 150 ore scadeva proprio oggi. Il posto delle milizie Ypg, colonna delle forze della Sdf, è stato preso dalle guardie di frontiera siriane supportate dalla polizia militare di Mosca

"Il tempo è scaduto - spiega su Twitter il portavoce della presidenza turca, Fahrettin Altun - Stabiliremo, attraverso pattuglie congiunte russo-turche, se i terroristi si sono effettivamente ritirati".

Tuttavia l'Osservatorio siriano per i diritti umani - ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni - segnala "violenti scontri" nel nord della Siria tra forze turche e forze siriane fedeli a Bashar al-Assad. Stando agli attivisti, ci sono stati attacchi dell'artiglieria e combattimenti nella zona di al-Assadiya, a sud della città di Ras al-Ayn, vicino al confine con la Turchia.

Intanto vengono segnalati raid aerei condotti dai caccia russi sulla periferia meridionale di Idlib, provincia settentrionale della Siria inserita nelle cosidette ''zone di de-escalation'', ultima sacca di territorio rimasta alle milizie islamiste che si erano ribellate al regime di Damasco.

le milizie Ypg curde si ritirano dal confine con la Turchia foto ansa Baderkhan Ahmad-2

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha lanciato un appello a favore di un'estensione del cessate il fuoco: "È essenziale che le armi tacciano in modo permanente". Proprio oggi lL'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pedersen, ha incontrato a Ginevra i ministri degli Esteri di Russia, Turchia e Iran, Paesi garanti del cosiddetto Processo di Astana, avviato con l'obiettivo dichiarato di favorire una soluzione politica che ponga fine al conflitto in Siria.

La delegazione di Damasco parteciperà ai negoziati per scrivere la nuova Costituzione siriana dopo più di otto anni di guerra civile. L'inviato Onu ha il ruolo di mediatore nei negoziati cui prenderanno parte 150 delegati, 50 dei quali scelti dal governo, 50 dalle opposizioni e altrettanti nominati da Pedersen tra esponenti della società civile.

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