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Martedì, 23 Aprile 2024
Mondo Iran

Una telefonata ha fermato la guerra tra Usa e Iran

Ora le forze statunitensi in Medio Oriente sono state messe in stand by per le prossime 72 ore: l'attacco di ritorsione dopo l'abbattimento del drone potrebbe avvenire in qualsiasi momento nei prossimi giorni. Ma cosa c'è all'origine delle nuove tensioni tra Washington e Teheran?

L'Iran avrebbe avuto la possibilità di abbattere un aereo da pattugliamento marittimo statunitense con 35 persone a bordo. Lo ha annunciato il generale Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali dei Guardiani della Rivoluzione dell'Iran illustrando le modalità con cui è avvennuto l'abbattimento del drone colpito mentre volava sulle acque del Golfo Oman. Proprio la questione del drone si è rilevata come la pistola fumante che nelle ultime ore ha rischiato di portare Stati Uniti e Iran sull'orlo di una guerra dai confini indefinibili. 

drone usa iran-3

I consiglieri di sicurezza nazionale di Trump si sono infatti divisi sull'opportunità di rispondere militarmente: da una parte i falchi tra cui il Segretario di Stato Mike Pompeo, il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, e il direttore della Cia; parere opposto invece sarebbe stato esposto dall'esercito e dai dirigenti del Pentagono che hanno ammonito il presidente Trump dei rischi di escalation nel caso avesse ordinato una ritorsione. "Fino alle 19.00, ora di Washington, l'ordine d'attacco sarebbe stato ancora valido. Poi è arrivato lo stop".

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"Eravamo pronti a colpire 3 diversi obiettivi quando ho chiesto quante persone sarebbero morte - spiega in una serie di tweet il presidente Usa - Un generale mi ha risposto '150, signore'. Dieci minuti prima dell'attacco, ho fermato l'azione, non proporzionata all'abbattimento di un drone".

Ora le forze statunitensi nella regione mediorientale sono state messe in stand by per le prossime 72 ore suggerendo quindi che l'attacco bloccato ieri potrebbe avvenire in qualsiasi momento nei prossimi giorni.

drone usa iran-3

Nelle immagini diffuse dai guardiani della rivoluzione iraniana si vede il drone usa intercettato dai sistemi antiaerei iraniani.

Ma dove è stato abbattuto il drone Usa? Dipende dalla versioni. Quella iraniana che dichiara una violazione delle acque territoriali, quella Usa e poi una schermata del "traffico".

drone usa iran-2

Secondo quanto riferito, Donald Trump aveva dato l'approvazione iniziale ai militari per lanciare attacchi in rappresaglia contro Tehran: gli aerei predisposti all'attacco sarebbero già stati in volo e le navi in posizione quando l'operazione militare è stata annullata.

L'agenzia Reuters riporta come alcuni funzionari iraniani hanno confermato che Teheran sarebbe stata avvertita dal presidente statunitense Donald Trump di un "attacco imminente" contro obiettivi strategici. 

Nel suo messaggio, Trump avrebbe dichiarato di essere contro qualsiasi guerra con l'Iran e di voler parlare con Teheran di varie questioni. 

"Ci ha dato poco tempo per rispondere e la nostra risposta immediata è stata che sta al leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, decidere". Nelle foto mostrate dall'Iran i resti del velivolo abbattuto nello stretto di Hormuz. 

Guerra Iran Usa: che cosa succede

Per Teheran il velivolo abbattuto nel golfo dell'Oman era impegnato in una chiara operazione di spionaggio. Lo scopo dell'Iran era di mandare un avvertimento alle forze statunitensi. Da oltre un anno i rapporti tra Iran e Usa sono andati via via deteriorandosi, principalmente dopo l'uscita degli Usa dall'accordo sul nucleare degli Ayatollah.

Intanto le grandi compagnie aeree mondiali modificano le proprie rotte: Alitalia, Lufthansa, British Airways, Klm e Qantas hanno annunciato che i loro aerei non sorvoleranno lo stretto di Hormuz ed il Golfo dell'Oman.

L'escalation tra Usa e Iran - vale la pena ricordarlo - avviene ad appena una settimana dall'attacco a due petroliere nel Golfo di Oman. Le navi avevano subito danni da esplosioni mai rivendicate ma forti erano i dubbi di una responsabilità di unità militari iraniane. 

Intanto le diplomazie sono al lavoro: i vice ministri degli Esteri di Iran, Cina, Russia, Germania, Francia e Gran Bretagna si riuniranno il 28 giugno a Vienna per salvare l'accordo di non escalation sul programma nucleare iraniano prima della scadenza dell'ultimatum fissato da Teheran agli inizi di luglio. Anche oggi il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha ribadito che i Paesi firmatari dell'accordo hanno tempo fino al 7 luglio per attenuare le conseguenze delle sanzioni Usa sul settore petrolifero e finanziario dell'Iran altrimenti Teheran inizierà l'arricchimento dell'uranio oltre il limite del 3,67%, punto nevralgico dell'intesa.

Il golfo dell'Oman

L'importanza geopolitica dell'area del conflitto - per ora solo diplomatico - è tangibile anche solo guardando le mappe: il golfo dell'Oman è il crocevia degli scambi tra l'Oriente e l'Occidente, oltre che affaccio per le potenze dell'area con la guerra fratricida tra Arabia e Iran in sede alla famiglia mussulmana. 

Secondo Trump la colpa dell'attuale situazione ricaderebbe sul presidente Obama e sull'accordo concluso sul nucleare iranianao. "Gli ha dato 150 miliardi di dollari oltre ad 1,8 miliardi in contanti. L'Iran era in grande difficoltà, lui li ha tirati fuori dai guai e gli ha aperto un'autostrada per arrivare, in tempi brevi, alle armi nucleari -afferma Trump in un  tweet - Invece di ringraziare, l'Iran ha urlato morte all'America. Ho terminato l'accordo, che non era nemmeno stato ratificato dal Congresso, e ho imposto pesanti sanzioni". Adesso, dice il presidente degli Stati Uniti, l'Iran "è molto più debole rispetto all'inizio della mia presidenza, quando era causa di enormi problemi in Medio Oriente. Ora è in rovina".

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