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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Siria, nei raid anti Isis uccisi per errore 332 civili in due mesi

Aumentano le vittime civili durante le operazioni per liberare i territori dai miliziani jihadisti: dall'inizio operazione nel 2014 sono 484

Guerra all'Isis, il fronte siriano

Sono almeno 332 i civili uccisi per errore tra marzo e aprile nei raid aerei della coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti in Siria e Iraq. È la cifra indicata nell’ultimo rapporto pubblicato dai militari americani.

Dall’inizio dell’operazione Inherent Resolve contro lo Stato Islamico, nell’estate del 2014, le vittime sono almeno 484. Negli ultimi due mesi quindi, dopo l’insediamento del presidente americano Donald Trump, c’è stato un forte aumento dei morti.

Guerra all'Isis, il fronte iracheno

La battaglia di Mosul. In Iraq lo Stato Islamico (Isis) “nelle ultime 24 ore ha perso 120 dei suoi combattenti durante i combattimenti nel quartiere al Sehha nella parte occidentale di Mosul”, dove da mesi infuria la battaglia tra i governativi e gli uomini del Califfato nero. Lo ha annunciato oggi un portavoce dell’antiterrorismo iracheno come riporta la tv satellitare curda Rudaw.

“Le forze dell’antiterrorismo aspettano di congiungersi con le forze di Risposta Rapida e dell’esercito nella parte settentrionale per stringere l’assedio attorno alla vecchia cittadella”, dove sorge la grande moschea dalla quale nell’estate del 2014 il Califfo Abu Bakr al Baghdadi proclamò il suo Califfato.

Con la riconquista del quartiere al Sehha, nelle mani dell’Isis “sono rimasti solo i quartieri al Shafa, al Zanjili e parti della vecchia cittadella”, come ha detto il portavoce, generale Sabah Al Numan, aggiungendo che “la superfice della città controllata ancora dall’Isis è di uno spazio non superiore a 3-4 chilometri quadrati”.

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