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Martedì, 19 Marzo 2024
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Siria, c'è l'accordo: "cessate il fuoco" in sette giorni e aiuti umanitari subito

A Monaco di Baviera è stato trovato un accordo per un "cessate il fuoco" in Siria entro sette giorni, per consentire l'accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile. Intanto la Nato valuta per la prima volta la possibilità di aderire direttamente alla coalizione anti-Isis

Le trattative sono durate tutta la notte: a Monaco di Baviera è stato trovato un accordo per un "cessate il fuoco" in Siria entro sette giorni, per consentire l'accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile.

"Siamo arrivati a un accordo per una cessazione delle ostitità in tutto il Paese nell'arco di una settimana" ha dichiarato il capo della diplomazia americana John Kerry in conferenza stampa al termine di una riunione del Gruppo internazionale di sostegno di oltre cinque ore a Monaco. Stati Uniti e Russia indicheranno le "modalità" dell'applicazione del cessate il fuoco, ha precistao il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Questa tregua riguarderà tutte le parti "ad eccezione dei gruppi terroristi Daesh e Al Nusra", ha precisato Kerry. "Abbiamo anche deciso di accelerare ed ampliare la fornitura di aiuti umanitari fin da adesso" a una serie di città assediate, ha aggiunto John Kerry, citando Deir Ezzor, nell'Est della SIria, dove le forze del regime sono assediate dallo Stato islamico.

Oggi a Ginevra si riunirà un gruppo di lavoro sotto l'egida dell'Onu per dare applicazione al dossier umanitario e "farà dei rapporti settimanali". I negoziati intersiriani, sospesi a causa dell'offensiva del regime appoggiata dall'aviazione russa, "riprenderanno appena possibile", ha detto ancora Kerry, e lo faranno "senza ultimatum né precondizioni", ha sottolineato Lavrov.

Il dramma dei bambini siriani nei campi profughi | Infophoto

USA-RUSSIA - Gli Stati Uniti accusano la Russia di aver "esacerbato" il conflitto in Siria con il suo sostegno alle forze governative, mentre è in corso il tentativo internazionale di trovare una soluzione alla crisi. "È il sostegno russo al regime del presidente siriano Bashar al-Assad, di questi ultimi mesi, e più recentemente durante l'assedio di Aleppo, ad aver esacerbato e intensificato il conflitto" ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato, Mark Toner, dopo che il primo ministro russo, Dmitri Medvedev, ha detto in un'intervista che un'offensiva terrestre in Siria potrebbe provocare "una nuova guerra mondiale".

Siria: scontri tra ribelli dell'esercito libero e forze pro regime ad Aleppo |Infophoto

NATO - L'Alleanza Atlantica "sta studiando la possibilità" di partecipare direttamente alla Coalizione internazionale contro il gruppo terroristico del cosiddetto Stato islamico (Isis o Daesh), secondo quanto ha affermato oggi a Bruxelles il segretario di Stato alla Difesa Usa Ashton Carter, dopo la prima riunione dei ministri della Difesa dei 49 paesi della stessa Coalizione, ospitata al quartier generale della Nato a Bruxelles. I 28 paesi membri della Nato partecipano tutti alla Coalizione internazionale, ma a titolo individuale, mentre l'Alleanza in quanto tale aveva finora sempre evitato un suo impegno diretto.

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