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Giovedì, 28 Marzo 2024
MONDO

Siria, c'è il via libera all'attacco Usa

Obama incassa il primo voto favorevole ai raid sulla Siria dalla Commissione Esteri del Senato statunitense: 10 sì, 7 no e un astenuto. Nave italiana salpata dal porto di Taranto per raggiungere il Libano

NEW YORK - E' stata approvata con 10 voti a favore e 7 contrari dalla commissione per le Relazioni estere del Senato degli Stati Uniti la risoluzione che autorizza un possibile attacco militare contro il regime siriano. L'intervento degli Stati Uniti si avvicina.

A dare l'ok alla risoluzione sono stati sette democratici - Robert Menendez del New Jersey, Barbara Boxer della California, Benjamin Cardin del Maryland, Jean Shaheen del New Hampshire, Chris Coons del Deleware, Dick Durbin dell'Illinois e Tim Kaine di Virginia - e tre repubblicani: Bob Corker del Tennessee, John McCain e Jeff Flake dell'Arizona. I sette voti contrari comprendono due democratici - Tom Udall del New Mexico e Chris Murphy del Connecticut - e cinque repubblicani: James Risch dell'Idaho, Marco Rubio della Florida, Ron Johnson del Wisconsin, John Barasso del Wyoming e Rand Paul del Kentucky. Tra i democratici il senatore Edward J. Markey del Massachusetts ha scritto "presente", rendendo di fatto nullo il suo voto.

"SIRIA PRONTA ALLA TERZA GUERRA MONDIALE"

Guerra in Siria © Tm News / Infophoto

ECCO IL PIANO AMERICANO - Adesso la palla passa all'aula del Senato che nei prossimi giorni in seduta plenaria dovrà votare la bozza che prevede - come ha anticipato il Washington Post - di limitare l'intervento militare a 90 giorni: 60 iniziali con l'opzione di allungare l'azione di altri trenta. E ancora di non permettere un'azione delle truppe di terra, come più volte ripetuto dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ma di dare il via libera al dispiegamento di una piccola missione di soccorso in caso di emergenza. Sempre ieri la bozza per l'eventuale attacco contro Damasco è stata presentata alla commissione per le Relazioni estere della Camera dal segretario di Stato, John Kerry, e dal segretario alla Difesa, Chuck Hagel. Dopo il dibattito dovrà essere votata per dare poi il via libera all'analisi del provvedimento in seduta plenaria. Ma proprio tra i deputati di Capitol Hill la proposta di Obama potrebbe trovare una forte opposizione sia da parte dei repubblicani che dei democratici.

INTERVENTO IN 90 GIORNI SENZA TRUPPE DI TERRA: ECCO IL PIANO

Siria, immagini di una guerra civile

Il presidente Bashar al Assad è accusato dall'amministrazione Obama di aver usato armi chimiche contro i civili il 21 agosto scorso alla periferia di Damasco, capitale del Paese. La Casa Bianca ha accolto in modo positivo la decisione. Nella nota del portavoce del presidente Barack Obama si legge: "Crediamo che l'America sia più forte quando il presidente e il Congresso lavorano insieme". Per questo l'amministrazione ha chiesto al Senato di "muoversi velocemente" e di lavorare con entrambi gli schieramenti "a favore della sicurezza nazionale".

ISLAM DIVISO: ECCO PERCHE'

NAVE ITALIANA IN LIBANO - Nell'eventualità di un attacco una nave italiana è stata inviata in rinforzo al largo del Libano per proteggere i militari italiani impegnati nella missione Unifil. Lo ha precisato oggi il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli-Mantelli, in un'intervista all'emittente SkyTg24. "Intendo precisare che c'è una sola nave e non due a tutela e presidio dei nostri oltre 1000 militari impegnati nell'Unifil", ha detto Binelli-Mantelli. Si tratta, ha detto l'ammiraglio, della nave Andrea Doria, dotata di "grandi capacità di controllo e sorveglianza".

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