Missili dall'Iran sulla Siria: con Usa e Russia è guerra totale
Nuove frizioni tra Russia e Stati Uniti dopo l'abbattimento di un jet siriano alla periferia di Raqqa. Nel frattempo l'Iran interviene nella regione bombardando con sei i missili balistici a medio raggio un quartier generale dell'Isis a Deir Ezzor
DAMASCO (Siria) - Sono sei i missili balistici a medio raggio che hanno colpito domenica un quartier generale dell'Isis a Deir Ezzor, in Siria, causando decine di morti e feriti tra i terroristi del califfato e causando anche, secondo fonti iraniane, la morte di uno dei noti capi dell'Isis, il saudita Saad al Husseini noto come Abu Saad.
L'attacco è stato sferrato da un'unità speciale del corpo dei Pasdaran, i guardiani della rivoluzione islamica, che dopo gli attentati del 7 giugno dell'Isis a Teheran, costati la vita a 18 persone, avevano diffuso una nota ricordando che "il sangue innocente versato non verrà lasciato senza risposta".
Nelle stesse ore si registrano nuove frizioni tra Russia e Stati Uniti dopo l'abbattimento di un jet siriano alla periferia di Raqqa, terzo episodio che coinvolge le forze aeree della Coalizione Anti ISIS contro i siriani nel giro di un mese. Il ministero della Difesa russo ha comunicato che da oggi "termina la cooperazione con la parte americana nel quadro del memorandum per la prevenzione degli incidenti e per la garanzia della sicurezza dei voli nel corso dell'operazione in Siria".
"Qualunque oggetto aereo, inclusi i jet e i droni della coalizione internazionale, identificato a ovest dell'Eufrate sarà seguito dai mezzi antiaerei russi, sia terrestri sia aerei, come bersaglio aereo nelle aree in cui l'aviazione russa è in missione di combattimento nei cieli siriani"
Così mentre le armate curdo arabe delle Syrian Democratic Forces e le forze speciali USA entrano alla periferia di Raqqa, l'esercito siriano dilaga a sud ovest dell'autoproclamata capitale del Califfato, raggiungendo la città romana di Resafa, sulla strada per Deir Ezzor e sede di importanti impianti petroliferi.
#SAA have captured Resafa from #ISIS as they continue to advance in #Raqqa province of #Syria pic.twitter.com/qzGOvnIfPY
— ScienceOfDiscontent (@SciOfDiscontent) 19 giugno 2017
L'abbattimento del Sukhoi 22M di Damasco da parte di un F18 USA la sera del 18 giugno, è avvenuto proprio alla periferia della città. Le operazioni di recupero del pilota, sarebbero state ostacolate dalle SDF e scontri aperti tra miliziani filo USA e siriani sarebbero in corso in queste ore per contendersi l’area.
La guida americana sul Medio Oriente si trova così ad avere un nuovo rivale regionale nell'Iran che lancia un chiaro monito: “Se gli USA andranno oltre l’apparente guerra all’ISIS contrastando apertamente Damasco, dovranno fare i conti con noi”.
Sarà Deir Ezzor la battaglia finale dell'ingrovigliato conflitto siriano.
SAA captured historic Resafa today. Here are some photos of the place. And it's water tanks, i wonder what do they look like today. pic.twitter.com/Bv7FAYLDhh
— monitoring (@warsmonitoring) 19 giugno 2017