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Martedì, 23 Aprile 2024
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Parigi ordina: "Distruggete le immagini della strage di Nizza"

Le autorità antiterrorismo francesi hanno chiesto la distruzione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza nella zona dell'attentato terroristico. Una richiesta legalmente ammissibile, rigettata dal Comune di Nizza

Il giorno dopo l'attentato di Nizza, le autorità francesi antiterrorismo avrebbero ordinato agli operatori del servizio di videosorveglianza attivo nella cittadina di cancellare quasi 30mila ore di immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza nella zona dell'attentato terroristico, elimando anche i fotogrammi che documentano la strage compiuta da Mohamed Lahouaiej Bouhlel.

La "bomba" è stata sganciata dal quotidiano francese Le Figaro. Mercoledì 20 luglio, pochi giorni dopo la strage, la sotto-direzione antiterrorismo (Sdat) avrebbe inviato una richiesta alla società di cancellare i filmati registrate da sei telecamere nella zona dell'attentato. Una pratica assolutamente legale in Francia e che ha come motivazione ufficiale in questo caso evitare la diffusione incontrollata di immagini che possa ledere la dignità delle vittime o il loro uso a fini propagandistici da parte dei terroristici, come hanno fatto sapere il pubblico ministero, interpellato da Le Figaro. Ma la richiesta ha trovato la netta opposizione delle autorità nizzarde.

Nizza, il camion irrompe sulla Promenade: il video (attenzione, immagini forti)

 NIZZA 3-2-2

"E' la prima volta che ci viene chiesto di distruggere delle prove", ha dichiarato una fonte a Le Figaro. L'avvocato del Comune, Philippe Blanchetier, ha annunciato che non solo Nizza non ottempererà alla richiesta ma che presto chiederà al procuratore di sequestrare queste immagini "in modo da non mettere in pericolo eventuali altre eventuali procedure che potrebbero essere messe in campo oltre all'indagine antiterrorismo in corso", come riporta Nice Matin.

Nizza, Isis rivendica la strage del 14 luglio

La polemica è scoppiata proprio all'indomani delle questioni sulla sicurezza e sull'operato della polizia rilanciata dal quotidiano Liberation, secondo il quale la sera del 14 luglio solo un'unica vettura della polizia sbarrava l'ingresso della zona pedonale della Promenade des Anglais dove è piombato poi il camion della morte guidato da Bouhlel, che ha falciato 84 persone, tra cui cinque italiani

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