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Sabato, 20 Aprile 2024
RUSSIA / Russia

Mosca, test antidroga per avere il permesso di soggiorno

Nuove misure restrittive sull'immigrazione in Russia. Putin è preoccupato per l’ondata di immigrati che non vengono in nessun modo registrati

Guerra aperta in Russia agli immigrati irregolari. La misura che desta più scalpore è che i lavoratori immigrati a Mosca (ma altre regioni hanno promesso di adottare a brve analoghi provvedimenti) dovranno sottoporsi e superare i test antidroga al momento della richiesta di un permesso di lavoro. Il ministero della Sanità ha confermato che la nuova normativa sarà applicata in tempi rapidissimi, già dalla prossima settimana. In passato per ottenere un permesso di lavoro ai lavoratori immigrati era sufficiente sottoporsi ai test antidroga, ma "ora dovranno anche superare i test".

Pochi giorni fa Vladimir Putin ha presentato alla Duma alcuni emendamenti alla legge "Sul diritto dei cittadini della Federazione Russa alla libertà di movimento, di scelta del luogo di soggiorno e di residenza all'interno della Federazione Russa". Per la violazione delle leggi sull'immigrazione Putin vuole introdurre la responsabilità penale. Le misure sono molto restrittive rispetto al recente passato: ogni cittadino russo o straniero "altamente qualificato" che per qualsiasi motivo cambi luogo di residenza dovrà farsi registrare entro 90 giorni, mentre i cittadini stranieri senza qualifica dovranno registrarsi entro sette giorni dalla data di arrivo. Ci sono poi miure che hanno l'obiettivo di colpire i cosiddetti  "appartamenti di gomma", ovvero indirizzi a cui sono registrate come residenti anche 40 persone. Si tratterà dunque di pene per la "registrazione fittizia".

"Putin, dice il politologo Leonid Poljakov, è preoccupato per l’ondata degli immigrati che non vengono in nessun modo registrati. Si tratta delle persone in cerca di lavoro. Per questo indice la Russia si colloca al secondo posto al mondo. Un flusso cosi’ forte ed incontrollabile non fa bene alla sicurezza e agli interessi nazionali. La situazione va corretta. In particolare, come misura di controllo, Putin ha parlato della possibile introduzione dei visti con i paesi della Comunita’ degli stati indipendenti a partire dal 2015."

Konstantin Romodanovskij, direttore del Servizio Federale per l'Immigrazione, spiega al quotidiano Kommersant che aspettava da tempo questo progetto di legge, ma che "se diventerà effettivo al 50 per cento sarà già un gran risultato". Secondo Romodanovskij, gli attuali sistemi di registrazione non consentono di "avere il pieno controllo della situazione", e quindi di richiamare alle sue responsabilità chi infrange le norme.

"Gli specialisti qualificati - dice un esperto legale dello studio Yakovlev & partners, Anton Alekseev -  vengono accolti a braccia aperte, mentre gli altri immigrati non sono molto ben visti. Ad esempio, gli stranieri con un reddito annuo inferiore ai due milioni di rubli dal 2012 devono sostenere un esame di lingua russa. Agli specialisti qualificati ciò non viene richiesto".

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