India, contadino si impicca a un albero: "Mi avete tolto la terra"

NUOVA DELHI (INDIA) - Un contadino indiano si è impiccato a un albero ieri davanti a una enorme folla durante una manifestazione contro il progetto di legge sull'espropriazione delle terre. Un gesto estremo che è stato ripreso dai cellulari di decine di presenti e ritrasmesso sui social network. Gajendra Singh, dello stato occidentale del Rajasthan, è stato dichiarato morto una volta trasportato in ospedale.

IL MESSAGGIO - Ai piedi dell'albero al quale si è appeso l'uomo è stato ritrovato un messaggio scritto in hindi, nel quale Singh dice di avere tre figli: "Sono stato cacciato dalla mia casa dopo che il mio raccolto è andato distrutto dal maltempo. Per favore, ditemi come posso tornare a casa". Un giornalista locale - riporta la Bcc - si è recato dalla famiglia per raccontare la sua storia: ed è da lui che hanno saputo del dramma.. Altri abitanti del villaggio hanno saputo del suicidio dalla televisione.

IL PREMIER - Il premier Modi, "scioccato" dall'accaduto, ha scritto un tweet: "In nessun momento i contadini devono pensare di essere soli. Siamo tutti insieme per creare un futuro migliore per gli agricoltori in India". 

LA PROTESTA - Il partito Aam Aadmi Party (AAP) (il Partito dell'uomo comune) aveva organizzato la manifestazione per protestare contro il controverso progetto di legge del partito del primo ministro Narendra Modi sull'espropriazione delle terre. Un progetto che secondo l'opposizione lede fortemente i diritti degli agricoltori. Approvata dalla camera bassa del parlamento, la bozza deve essere ancora approvata dalla camera alta, dove il partito di Modi non ha la maggioranza.

BOOM DI SUICIDI - Dal 1995 più di trecentomila contadini indiani si sono tolti la vita a causa dei debiti o della carestia. Altri dati dicono che ogni mezz'ora, in India, un contadino si suicida.