Iraq, per la ricostruzione servono 88 miliardi di dollari
I tre anni di guerra contro l'Isis hanno portato morte e distruzione in Iraq, tanto che per la ricostruzione servirebbe una cifra di 88 miliardi di dollari.
Lo ha dichiarato il ministro per la Pianificazione Salman al-Jumaili, aprendo la Conferenza di tre giorni a Kuwait-City, dedicata alla ricostruzione in Iraq, davanti a politici, esperti, rappresentanti di ong e del settore privato con l'obiettivo di smuovere sostegno e risorse dopo la caduta delle roccaforti dell'Isis nel Paese.
Di questi miliardi, almeno 22 servirebbero per interventi prioritari, il resto nel medio-lungo termine.
Lo scorso dicembre è stata dichiarata la sconfitta dello Stato Islamico dopo quasi tre anni di guerra che hanno lasciato il Paese con aree completamente distrutte, centinaia di vittime e città rase al suolo.
"Abbiamo iniziato dai servizi di base - ha spiegato Mustafa Al-Hiti, presidente del Fondo per la ricostruzione - acqua, elettricità, scuole, ma siamo a meno dell'1% di quello di cui ci sarebbe bisogno per interventi prioritari". "Abbiamo oltre 138mila case danneggiate, di cui più della metà interamente distrutte e oltre 2 milioni e mezzo di sfollati".
Serve uno sforzo importante della comunità internazionale per contribuire alla ricostruzione e riportare un po' di stabilità in un Paese devastato da anni di conflitti.