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Sabato, 20 Aprile 2024
Mondo Siria

Isis spazzato via, Baghuz liberata: ma la minaccia potrebbe riemergere

L'ultima roccaforte dello Stato Islamico è stata liberata. "Ma i fattori che hanno portato alla crescita dello Stato Islamico persistono: un governo debole in Iraq, brutalità contro le comunità locali, l'ideologia jihadista e la corruzione nel governo'', spiegano gli analisti

Sconfitti sul terreno. L'ultima roccaforte dello Stato Islamico in Siria, Baghuz, è stata liberata. Lo ha annunciato Mustafa Bali, portavoce delle Forse democratiche siriane (Sdf), le milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti. "Le Forze democratiche siriane dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto califfato e la sconfitta territoriale al 100 per cento dell'Isis. In questo giorno unico, commemoriamo migliaia di martiri i cui sforzi hanno reso possibile la vittoria".

"La Siria è entrata nel nono anno di guerra. Morte, distruzione, povertà, non si riesce a scrivere la parola pace". Il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, descrive la "difficile e delicata situazione" in Siria. "E' caduta l'ultima roccaforte dell'Isis ma siamo ancora in guerra - dice Zenari all'Adnkronos -. Siamo entrati nel nono anno di guerra, la Prima guerra mondiale è durata 4 anni. Chi, come me, ha vissuto questo periodo ha visto, giorno dopo giorno, sofferenze, distruzioni, morte".

Isis, perché la minaccia non è finita

La minaccia rappresentata dal sedicente Stato Islamico (Is) persiste nonostante la ''sconfitta territoriale al 100 per cento'' annunciata dalle Forze democratiche siriane (Fds) dopo la vittoria sui jihadisti a Baghuz, nella Siria orientale. Lo sostengono analisti ed esperti citati dalla Dpa, convinti che il gruppo fondato da Abu Bakr al-Baghdadi possa riemergere. ''I fattori che hanno portato alla crescita dello Stato Islamico persistono: un governo debole in Iraq, brutalità contro le comunità locali, l'ideologia jihadista e la corruzione nel governo'', ha detto Firas Modad, analista presso il think tank londinese IHS Markit. ''E' solo questione di tempo, ma lo vedremo tornare'', ha aggiunto, stimando un riemergere dell'Is nei prossimi cinque anni, se non prima. Anche Riad Kahwaji, fondatore dell'Institute for Near East and Gulf Military Analysis (INEGMA) di Dubai, si aspetta che gli estremisti dell'Is restino sottotraccia e creino cellule dormienti.

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''Fino a quando non verrà risolto il conflitto in Siria e non si terrà fine alla divisione politica su base settaria in Iraq, l'Is continuerà ad avere un terreno fertile lungo il confine tra Iraq e Siria per sopravvivere e operare, e magari tornare in auge alla grande'', ha spiegato alla Dpa.

''Uno sviluppo della sicurezza permissivo, l'economia sui mercati neri e una polarizzazione settaria'' in Siria e in Iraq potrebbero favorire un ritorno dell'Is, ritiene Aron Lund, ricercatore presso la Century Foundation di New York. A proposito del reclutamento, ''il gruppo potrebbe avere qualche difficoltà - ha detto Lund alla Dpa via mail - non potrà contare molto sul sostegno popolare, ai livelli del 2014, perché la gente ha visto a cosa ha portato''. ''Uno dei momenti più importanti sarà vedere cosa succede quando gli Stati Uniti si ritireranno dalla Siria. Le Forze democratiche siriane non saranno in grado di sopravvivere come entità indipendente - ha sostenuto Lund - La domanda ora è, cosa succederà nelle zone in mano alle Fds? Forse la Turchia ne conquisterà alcune, forse saranno oggetto di un accordo tra (il presidente siriano Bashar, ndr) al-Assad e i russi''. La situazione ''potrebbe essere molto caotica'', ha messo in guardia, con un vuoto di potere che potrebbe dare spazio all'Is.

Dalla creazione dello Stato Islamico alla caduta di Baghuz: cronistoria

Era l'OTTOBRE 2006 quando venne annunciata la creazione dello Stato Islamico dell'Iraq (Isi) e poi, quattro anni dopo, nell'APRILE 2010, Abu Bakr al-Baghdadi diviene l'emiro del gruppo jihadista. Da allora, lo Stato Islamico, ha iniziato la sua ascesa, conquistando, a partire dal GENNAIO 2013, anche fette di territorio siriano, compresa la città di Raqqa. Nell'aprile dello stesso anno, il gruppo cambia il suo nome, diventando lo Stato Islamico in Iraq e nel levante (Isil o Isis). Nel GIUGNO 2014, l'Isis conquista una decina di città e villaggi iracheni, compresi Mosul e Tikrit, e assume il controllo dei campi petroliferi siriani nella provincia di Homs. Il 29 giugno dello stesso anno, il gruppo jihadista annuncia formalmente la creazione del "califfato" e assume la denominazione di Stato Islamico (Is). Nell'AGOSTO 2014, i miliziani dell'Is avviano nel nord dell'Iraq il massacro e la riduzione in schiavitù di migliaia di appartenenti alla minoranza religiosa degli yazidi, e cominciano a diffondere una serie di video nei quali vengono mostrate le decapitazioni di ostaggi occidentali. Nel SETTEMBRE 2014 gli Stati Uniti danno il via ad una campagna di bombardamenti, colpendo anche la 'capitale' dell'Is, Raqqa. Nel GENNAIO 2015 lo Stato Islamico è all'apice della sua espansione territoriale, con il controllo di un'area di 88mila chilometri quadrati, tra la Siria occidentale e l'Iraq orientale, nella quale vivono quasi 8milioni di persone. Le entrate dell'Is ammontano a miliardi di dollari, grazie al contrabbando del petrolio, alle estorsioni e ai rapimenti di ostaggi. 

A MARZO 2016 le forze militari del governo siriano riconquistano l'antica città di Palmira, che poi verrà persa di nuovo nel dicembre dello stesso anno e definitivamente riconquistata nel MARZO 2017. A LUGLIO 2017 le forze irachene liberano Mosul, ma il prezzo pagato è altissimo. In 10 mesi di battaglia muoiono migliaia di civili, la città viene in gran parte distrutta e circa 800mila persone perdono le loro abitazioni. Nell'OTTOBRE 2017, le Forze democratiche siriane (Sdf) riprendono il controllo di Raqqa, mettendo fine a tre anni di dominio dell'Is. a DICEMBRE 2017 il governo iracheno dichiara la vittoria contro lo Stato islamico, riprendendo il controllo del confine tra Iraq e Siria. A FEBBRAIO 2019, il presidente Usa Donald Trump dichiara che l'Is è prossimo alla sconfitta, dopo settimane di battaglia per la riconquista degli ultimi territori in mano jihadista, lungo il confine siriano-iracheno. Oggi, le milizie curde-siriane dell'Sdf annunciano la caduta di Baghuz, l'ultima roccaforte dell'Is. E' "la totale eliminazione del cosiddetto califfato e la sconfitta territoriale al 100 per cento dell'Isis".

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