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Martedì, 19 Marzo 2024
Siria

Siria, il genocidio dei bambini: "Oltre il disumano, dobbiamo intervenire"

Alla Camera è stata presentata la mozione per un intervento italiano per difendere i profughi del campo di Yarmouk, a pochi chilometri da Damasco: tra loro ci sono più di tremila bambini, nati e cresciuti sotto le bombe

"Quello che accade oggi in Siria lo si può definire solo con una parola: genocidio" così apre la conferenza stampa alla Camera Roberto Speranza, capogruppo del Pd a Montecitorio, per spiegare l'urgenza della mozione parlamentare dei democratici per salvare i bambini del campo profughi di Yarmouk. Sarebbero almeno 3mila e 500 i piccoli chiusi nell'inferno a pochi chilometri da Damasco, in cui dal primo aprile sono arrivate le milizie dell'Isis, che lo hanno messo a ferro e fuoco. 

Dove si trova il campo profughi di Yarmouk

UN DRAMMA - "La nostra mozione - ha aggiunto Speranza - segnala il nostro punto di vista su questo terreno, chiediamo che si compia ogni azione possibile perché a pochi chilometri da Damasco avvengono atrocità senza precedenti e l'attenzione va tenuta altissima". Ha ragione il deputato: la situazione già prima dell'arrivo delle milizie era drammatica. Qui sempre sono mancati i generi di prima necessità e i suoi 18mila abitanti (di cui oltre 3mila bambini) vivevano una situazione al limite. Da quando è arrivato il Califfato la situazione è ulteriormente peggiorata e le scene di sparatorie, blitz armati e guerriglia sono all'ordine del giorno. 

VIDEO: I MILIZIANI DELL'ISIS ALL'ATTACCO NEL CAMPO PROFUGHI

Il consiglio di Sicurezza dell'Onu aveva da subito chiesto che "I civili venissero protetti e che l'accesso umanitario garantito", visto che quelle poche risorse che arrivavano qui prima dei miliziani erano frutto del lavoro delle ong. 

SIMBOLO DI UNA SCONFITTA - Nei giorni dell'invasione è stata diffusa una foto dall'agenzia delle Nazioni unite che si occupa dei rifugiati palestinesi (Unrwa) in cui si vedono migliaia di persone in fila per la distribuzione degli aiuti alimentari, nel bel mezzo delle macerie. 

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A questo si è aggiunto l'orrore delle decapitazioni e della violenza per le strade: la resistenza dall'esercito nero è guidata dai ribelli del campo e dai combattenti palestinesi, ma certo non si può parlare di esercito organizzato. Già dai primi giorni dell'arrivo dei miliziani del Califfo sono stati decapitati tre palestinesi. Intanto il campo è stato circondato dall'esercito dell'ex capo del regime siriano Bashar Al Assad e i rifornimenti alimentari sono stati sospesi: l'Unrwa l'ha stimato che i residenti del campo oggi sopravvivono ingerendo circa 400 calorie al giorno (un adulto ha bisogno di circa 2mila per condurre una vita normale), e la situazione potrebbe presto diventare ancora più critica.

VIDEO: I RIBELLI PER LE STRADE DEL CAMPO COMBATTONO L'ISIS

L'INTERVENTO ITALIANO - Adesso la mozione è in via di approvazione alla Camera ma i deputati che l'hanno proposta premono perché passi al più presto, sia per una ragione pratica che politica: "Vuole essere un aiuto concreto e riaprire il dibattito sui profughi. Così vogliamo lanciare un messaggio forte e politico in risposta agli slogan di chi fa le barricate contro chi scappa da guerra, morte e fame" ha sottolineato Khalid Choukri, il deputato del pd presente in conferenza stampa alla Camera. 

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