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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"L'Isis sta usando cavie umane per sperimentare armi chimiche"

A rivelarlo sono fonti militari Usa e britanniche riprese dal Times. I miliziani dello Stato islamico avrebbero usato come cavie alcuni prigionieri, i quali sono deceduti dopo un'agonia lunga anche dieci giorni in esperimenti di "stile nazista"

Secondo la stampa britannica l'Isis avrebbe testato nei mesi scorsi armi chimiche su "cavie umane" per ipotetici attacchi contro "obiettivi occidentali", tra cui la possibile contaminazione di "cibo o acqua". 

A rivelarlo sono fonti militari Usa e britanniche riprese dal Times. 

Mancano conferme, ma secondo il Times alcune tracce di questi presunti esperimenti sarebbero state trovare in alcuni documenti nascosti nell'università di Mosul, nella zona riconquistata all'Isis della città irachena.

I miliziani dello Stato islamico avrebbero usato come cavie alcuni prigionieri, i quali sono deceduti dopo un'agonia lunga anche dieci giorni in esperimenti di "stile nazista", scrive il Times. I documenti che raccontano questi orrendi crimini erano stati nascosti dalle forze speciali irachene dopo la riconquista di parte della roccaforte dei jihadisti.

Sono state trovate in alcune delle stanze occupate da miliziani dell'Isis tracce di almeno due agenti chimici con cui sarebbero stati effettuati gli "esperimenti".

I jihadisti - continua il giornale londinese - avrebbero avvelenato per giorni i pasti dei prigionieri con composti di pesticidi portandoli alla morte dopo atroci sofferenze. Sempre nei documenti, i terroristi parlerebbero di "arma letale ideale" e affermerebbero di essere in possesso "di diverse soluzioni".

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