L'Isis ha giustiziato centinaia di yazidi vicino Mosul
I morti sono almeno 300 secondo la Bbc, 600 secondo i media curdi. I corpi sarebbero stati ammucchiati in un pozzo. Il vice-presidente iracheno, Osama al-Nujaifi, ha definito il massacro "orribile e barbarico"
Diverse centinaia di prigionieri yazidi, giudicati infedeli dagli uomini del Califfato, sono stati uccisi in Iraq dai jihadisti dello Stato islamico ad ovest di Mosul. Lo riferiscono fonti irachene e yazide, riportate dalla Bbc. I morti sono almeno 300 secondo la Bbc, 600 secondo i media curdi. I corpi sarebbero stati ammucchiati in un pozzo.
Secondo un comunicato del Partito yazida del Progresso, trecento prigionieri sono stati uccisi venerdì nel distretto di Tal Afar. Il vicepresidente iracheno Osama al-Nujaifi ha definito la carneficina "orrenda e barbara". Non è ancora chiaro come siano stati uccisi, né perché in questo momento. E' però certo è che un numero alto di yazidi è stato fatto prigioniero e portato a Mosul, la 'capitale' del Califfato.
Solo poche settimane fa a Tikrit, la città dell'Iraq settentrionale che l’esercito di Baghdad e le milizie sciite hanno liberato dallo Stato islamico, sono state rinvenute dieci o dodici fosse comuni che conterrebbero fino a 1.700 corpi, ovvero i soldati iracheni che l'Isis sostiene di aver ucciso lo scorso giugno.
