Isis, battaglia finale per Mosul: muri di fuoco, armi chimiche e scudi umani
Donne e bambini usati per fermare i raid aerei contro la città. I miliziani avrebbero riempito le trincee intorno a Mosul di greggio e sono pronti a incendiarlo
Trincee colme di petrolio, sostanze chimiche velenose, persino donne e bambini usati come scudi umani sui tetti per fermare i raid aerei. L'Isis si prepara alla battaglia finale per Mosul e l'ordine è quello di appiccare il fuoco al greggio nelle trincee non appena le forze curdo-irachene si avvicineranno troppo. Lo riferiscono dalla città fonti concordanti.
Mosul è già disseminata di ordigni artigianali carichi di sostanze chimice nocive, che una volta esplosi avrebbero conseguenze devastanti sia sugli avversari sia sui civili innocenti. Non è possibile verificare in maniera indipendente questo tipo di informazioni che trapelano da Mosul.
Il segretario della Difesa americano Ash Carter è a Erbil per seguire da vicino la battaglia che si sta svolgendo nell'Iraq del Nord e per approfondire il ruolo delle truppe turche nella ragione. Carter incontrerà anche il leader curdo Masoud Barzani, così come i comandanti militari impegnati nella battaglia per la rinconquista di Mosul.
Intanto i peshmerga hanno lanciato una nuova offensiva su Bashiqa, a una ventina di chilometri a est della città, per liberare almeno due villaggi della zona. Le forze irachene invece si trovano a 5 chilometri da Mosul. I combattenti dell'Isis "non si arrendevanno facilmente per quello che Mosul rappresenta", ha detto il ministro curdo Karim Sinjari. "Se resistono in città, soprattutto nella parte vecchia di Mosul, la battaglia sarà difficile e violenta", ha spiegato in un'intervista all'agenzia Reuters, "le strade sono molto strette, non passano veicoli tanto meno carri armati. Sarà una battaglia corpo a corpo".
