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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Le scuole dell'odio dell'Isis: bambini addestrati ad uccidere

Giovanissimi, poco più che bambini, imbracciano armi automatiche mentre usano i volti dei capi di Stato occidentali come bersaglio nei poligoni di tiro: dal cuore del Califfato il nuovo video per terrorizzare l'Europa

"Oggi siamo in Sham (il nome della Siria in arabo) domani saremo a Parigi". Giovanissimi, poco più che bambini, imbracciano armi automatiche mentre scorrono le parole della propaganda jihadista. Le scuole dell'odio dell'Isis compaiono in un video che riporta la bandiera dello Stato Islamico e che abbiamo deciso di non mostrarvi per via del suo contenuto cruento: le immagini postate dai soldati del Califfato nero sui canali social inneggiano alla guerra santa contro i crociati promettendo nuove azioni contro i paesi che si oppongono al piano di conquista dei fanatici adepti di Abu Bakr al-Baghdadi.

Nel video i volti dei capi di Stato occidentali vengono usati come bersaglio nei poligoni di tiro dove i givani jihadisti vengono indottrinati all'odio e alla violenza. Le inquadrature si susseguono, alternando ad immagini di campi di addestramento quelle delle città occidentali. Si distingue chiaramente Parigi in un continuo rimando agli attentati compiuti in un crescendo di violenza. 
La giornata dei giovani jihadisti: la scuola coranica poi l'addestramento all'uso delle armi automatiche, ma anche la partita di calcetto con i compagni: un'illusione di normalità dove l'educazione all'odio si mescola alla vita quotidiana.

Isis, la scuola per i piccoli jihadisti

"Che Dio possa  aumentare i loro morti". Subito dopo ogni attacco i “fan boys” dell’Isis festeggiano sui social. Non importa se sia stato davvero Isis a compiere l’attentato. Prima di tutto i supporter del gruppo terroristico gioiscono per il sangue. Orlando, Magnaville, Nizza, Würzburg,  Ansbach: un macabro rituale quotidiano. Se il Califfato è in difficoltà fuoco dei raid in Iraq, in Siria e in Libia ha aumentato la sua capacità di seminare il terrore in Europa anche grazie alla sua propaganda. La rete di Isis su Telegram funziona come un sistema di scatole cinesi, ogni contenitore ne include un secondo.   

Pubblicità e terrore: le città caposaldo dell'Isis Raqqa, Mosul, dipinte come luoghi di perfezione e armonia in cui i bambini vivono, studiano e giocano prima di indossare la divisa e partecipare attivamente all'esecuzione di spie ed oppositori.  

Isis, la propaganda che terrorizza l'Europa

L'obiettivo: reclutare il più alto numero possibile di "soldati". Il video riprende lo stile "cinematografico" delle produzioni più note che sembravano essere state accantonate con l'incremento dell'offensiva contro Raqqa. Per convincere i vari lupi solitari a uccidere in nome di Al Baghdadi l’oggetto più ricorrente è la lama riprodotta fino alla nausea come in una sorta di lavaggio del cervello indirizzato soprattutto verso i simpatizzanti più giovani.

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