Ispanico tenuto a terra per 12 minuti dalla polizia: muore soffocato
E' successo a Tucson, in Arizona. Nel filmato la vittima ammanettata e tenuta con la faccia a terra mentre chiede dell'acqua e dice "non posso respirare". Tre poliziotti si dimettono
Un altro video - datato 21 aprile - denuncia la morte di un uomo durante un intervento della polizia negli Stati Uniti. Carlos Ingram Lopez aveva 27 anni. Dopo il caso di George Floyd, stavolta la vittima è un ragazzo ispanico, deceduto durante l'arresto a Tucson, in Arizona, dopo essere stato ammanettato e tenuto con il volto a terra per circa dodici minuti. Era disarmato.
L’episodio risale a due mesi fa, ma il filmato ripreso dalla body-cam degli agenti è stato diffuso solo mercoledì. I tre agenti coinvolti hanno presentato le loro dimissioni e anche il capo della polizia di Tucson, Chris Magnus, ha offerto le sue dopo la diffusione del video. La sindaca di Tucson Regina Romero, prima latina a guidare una città largamente ispanica, si è detta "profondamente turbata e indignata".
Usa, nuovo video shock: ispanico muore soffocato durante l'arresto
Secondo una prima ricostruzione, gli agenti erano intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione sullo "strano comportamento" del 27enne, che era senza vestiti e tentava di nascondersi dietro un'auto in un garage. Nel video a un certo punto si sente uno dei poliziotti dire a Carlos Ingram Lopez che sarebbe stato colpito con un taser se non avesse cooperato, ma l'uomo non oppone resistenza e sembra solo spaventato. Poi si vedono gli agenti inseguire l'uomo dentro una casa, ammanettarlo e tenerlo con la faccia a terra per dodici minuti mentre chiede dell'acqua e dice "non posso respirare", prima di morire. I tre agenti - due bianchi e uno afroamericano - hanno tentato il massaggio cardiaco e gli hanno iniettato del Narcan, una sostanza per rianimare persone in overdose, ma è stato inutile.
WARNING:
— Zach Crenshaw (@ZachCrenshaw) June 24, 2020
This video is hard to watch.
The man, Carlos Ingram-Lopez (27-yo), is distressed & begging for water. He also says “I can’t breathe” while restrained.
Police say autopsy revealed he had cocaine in his system & a heart condition but cause of death was not conclusive pic.twitter.com/UKzzZ9KleQ
L'autopsia ha certificato che la posizione in cui è stato costretto Carlos Ingram Lopez ha avuto un ruolo determinante nella sua morte. I media Usa riportano che l'autopsia ha rilevato che la causa della morte è stata una "combinazione di costrizione fisica e arresto cardiaco, con complicazioni dovute ad intossicazione da cocaina". Secondo il capo della polizia di Tucson, gli agenti non hanno usato sul 27enne la stretta al collo (chokehold), come nel caso di George Floyd, ma hanno violato le linee guida tenendolo in posizione prona per dodici minuti. Il capo della polizia di Tucson, Chris Magnus, dopo le dimissioni dei tre poliziotti si è detto pronto a lasciare a sua volta l'incarico.
Carlos — (labored speech)
— Joseph Sakran (@JosephSakran) June 25, 2020
Someone
Dad
Inaudible
Por Favor
Please
Nada
Someone
Por Favor
Inaudible
I’m sorry
No
Por Favor#CarlosIngramLopez pic.twitter.com/gUCQipIqSO