Dopo l'attacco mirato di ieri, condotto dall'aviazione israeliana, che ha portato all'uccisione del capo militare di Hamas a Gaza, Ahmed al-Jaabari, il gruppo islamista palestinese che governa Gaza ha fatto seguito alle sue minacce scatenando un'offensiva contro Israele nella quale sono morte almeno tre persone.

Lanci di razzi dalla Striscia di Gaza si sono susseguiti per tutta la giornata di ieri, e sono proseguiti nella nottata e nella prima mattinata di oggi, colpendo diverse aree del sud d'Israele.

Alla mezzanotte di mercoledì sono stati 83 i razzi lanciati contro lo stato ebraico, e altre decine hanno colpito il territorio israeliano nelle prime ore di giovedì.
Le zone vittime di questi attacchi palestinesi si concentrano intorno alla città di Be'er Sheva, Ashkelon, Ashdod e Sderot, ma le sirene degli allarmi antiaerei suonano incessantemente da ieri in tutto il sud del paese.

Un razzo, l'unico che finora ha causato vittime, ha colpito un'abitazione privata nel comune di Kiryat Malakhi, poco distante da Ashkelon, uccidendo tre persone e ferendo anche un bambino.

Israele sotto i razzi di Hamas

Almeno cinquanta degli oltre duecento razzi sparati da Gaza sono stati intercettati dall'Iron Dome System, preposto alla difesa aerea d'Israele.

Parallelamente all'azione difensiva, l'esercito israeliano sta continuando le incursioni aeree finalizzate a colpire le infrastrutture belliche delle organizzazioni palestinesi, e, nel tentativo di limitare al massimo le vittime civili, ha lanciato volantini su Gaza invitando la popolazione ad allontanarsi dalle rampe di lancio dei razzi.