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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caterina, un'italiana nello staff di Macron: "Vi racconto Emmanuel e Brigitte"

Caterina Avanza ha avuto un ruolo fondamentale nella campagna elettorale del leader centrista di "En Marche!" in Francia. Il suo lavoro per il presidente, il paragone con Renzi, le accuse di omosessualità e "l'amour fou" con l'ex prof del liceo: la 36enne di origine bresciana ci aiuta a conoscere Macron

Se Emmanuel Macron ha stravinto il ballottaggio delle presidenziali francesi diventando a 39 anni il più giovane capo di Stato della Quinta Repubblica, un po' è anche merito di un'italiana, o meglio di "un'italiana francesizzata", come lei stessa si definisce. Caterina Avanza, 36enne di origine bresciana con una laurea in Scienze politiche a Bologna e un master alla Sorbona, fa parte del ristretto staff del neo inquilino dell'Eliseo. E' lei che durante la campagna elettorale ha studiato il potenziale elettorato di Macron e ha aiutato il candidato del movimento centrista "En Marche!" nella comunicazione, per spiegare ai cittadini le riforme più complesse, convincendo gli indecisi con una forma e un linguaggio più vicini alle fasce popolari.

"Lui nasce come tecnico e spesso usa un linguaggio complesso che può creare una certa distanza. E invece dobbiamo riuscire a parlare alla classe media e popolare: è la nostra sfida". Sa il fatto suo, madame Caterina. E Brigitte, di cui tanto si parla e straparla sui giornali? E' davvero un "amour fou" quello tra l'ex allievo e la prof che ha 25 anni più di lui? "Donna colta e intelligente, troverà il suo ruolo all'Eliseo e io ho un'idea...". Insomma, l'abbiamo intervistata.

Cosa ci fa un'italiana nello staff di Macron? Come è arrivata lì e di cosa si occupa per il neo eletto presidente? 

In realtà sono un'italiana francesizzata! Sono arrivata adolescente a Parigi in Erasmus, ho frequentato un liceo francese, ho una maturità francese. Ho deciso poi di tornare in Italia e studiare Scienze politiche a Bologna, per poi tornare in Francia per un master alla Sorbona. Ho poi cominciato a lavorare qui, a Parigi, nel settore degli studi d'opinione. Ho partecipato alla campagna di François Hollande collaborando con un istituto di sondaggi. Mi sono avvicinata a En Marche! fin dall'inizio, essendo sensibile al discorso di Emmanuel Macron. Quando poi ho saputo che a En Marche! esisteva un dipartimento degli studi d'opinione ho mandato un curriculum e ho cominciato a collaborare con il movimento, occupandomi degli studi d'opinione e in particolare degli studi qualitativi.

Lui segue sempre i suoi consigli?

Io analizzo l'opinione dell'elettorato e ne faccio delle "schede" che sono destinate a lui, in versione molto sintetica, e alla sua équipe della comunicazione in versione più dettagliata. Emmanuel Macron è una persona che ha una grande capacità d'ascolto. Del resto En Marche! è nato con la Grande Marche, un grande porta a porta nel quale si chiedeva ai francesi cosa non funzionasse nel paese. Questo gli ha permesso di fare una diagnosi del paese e di costruire un programma in linea con le preoccupazioni e le difficoltà della popolazione.

Qual è l'elettore tipo di Emmanuel Macron?

L'elettore di Emmanuel Macron è un elettore colto, con un livello di studi importante e prettamente urbano. Nel centro delle città il voto Macron è molto alto, più ci si allontana dal centro e più diventa debole. Un'altra sfida che dobbiamo affrontare è il riuscire a parlare alla classe media e popolare. Emmanuel Macron nasce come tecnico e spesso usa un linguaggio complesso che può creare una certa distanza.

Sconosciuto fino a pochi anni fa, di talento ma forse inesperto, sicuro di sé al limite del narcisismo. Ma al di là di ciò che appare davanti alle telecamere, che tipo è Macron?

Lascerei da parte i commenti surrealisti che circolano in Italia. Ho visto un video di uno psichiatra italiano che senza aver mai incontrato Macron ci fornisce un esame dettagliato della sua struttura psichica. Francamente ridicolo. Emmanuel Macron è l'esempio tipico della meritocrazia repubblicana, è brillante e gran lavoratore, ha fatto grandi scuole e grazie ad una grande determinazione e al coraggio politico ha raggiunto il suo obiettivo. Macron è un uomo di grande umanità, di un ottimismo contagioso.

Brigitte Trogneux Macron

La première dame Brigitte Trogneux Macron ci piace, ci è piaciuta da subito. Su di lei, la sua "Bibì" ex prof del liceo, girano però articoli al veleno: la loro relazione è stata travagliata e chiacchierata. Che donna è Brigitte? Che coppia sono Brigitte ed Emmanuel? E' vero che Macron è stato accusato di una presunta omosessualità?

Brigitte è una donna molto colta e intelligente, troverà sicuramente il suo ruolo all'Eliseo. Io la vedrei impegnata per l'istruzione e la cultura nelle periferie. Sono una coppia molto affiatata. Come ama ripetere lui, tutto questo chiacchierare sulla loro coppia ha un che di misogino, perché se fosse stato il contrario, cioè se lui avesse avuto 25 anni più di lei, non sarebbe stato un problema per nessuno. Sulla sua presunta omossessualità non c'è molto da dire, Brigitte è sempre al suo fianco, non vedo come sia possibile... In questa campagna gli attacchi sono stati tanti e intensi, purtroppo ci siamo abituati ad una certa bassezza...

Per l'europeismo, l'età e lo stile, Macron può essere accostato a Renzi? Quali sono le somiglianze e le differenze tra i due, secondo lei?

Matteo Renzi e Emmanuel Macron condividono la stessa visione dell'Europa, dell'economia, del welfare State e della protezione sociale. Il determinismo, il dinamismo e il coraggio penso siano caratteristiche comuni. Vedo però due differenze: Renzi non è riuscito a rottamare la vecchia classe politica che gli mette i bastoni fra le ruote, mentre Macron creando il suo movimento è in posizione di forza (anche se deve ancora vincere le legislative). E poi il sistema elettorale francese e italiano sono molto diversi. Il rapporto del candidato con la popolazione è diversa. In Francia, il sistema è semi-presidenziale, nell'urna il cittadino mette una scheda con scritto il nome e il cognome del futuro presidente, questo crea un legame diretto. In Italia si governa con le alleanze e il premier è eletto dalla maggioranza parlamentare.

Il suo ruolo di "consigliera" continuerà anche dopo l'elezione?

A partire da stamattina (ieri) stiamo lavorando alle legislative, poi si vedrà!

Il trionfo di Macron (Ansa)

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