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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Venezuela, gruppo militare si ribella a Maduro: l'esercito prende il controllo

Dopo la sollevazione, il governo ha attivato piani di difesa e dispiegato truppe per "garantire la sicurezza interna". Ma è l'ulteriore conferma dell'altissima tensione in Venezuela e proprio dai militari potrebbe arrivare la svolta alla crisi

CARACAS (Venezuela) - Decine di manifestanti hanno manifestato in appoggio al gruppo di militari che si è sollevato contro il governo di Nicolas Maduro nella base militare di Carabobo. I manifestanti cantavano l'inno nazionale e scandivano slogan in appoggio al gruppo di ribelli  che aveva fatto irruzione nella caserma per tentare di prendere il controllo della base. Una fonte militare intanto ha reso noto che almeno 8 dei venti rivoltosi sono stati arrestati e che tre di loro sono ufficiali di truppa.

Il gruppo di militari del cosiddetto Fronte Paramacay nello stato di Carabobo, nel nord del Venezuela, si è sollevato contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro e sono in corso scontri con l'esercito. Lo ha reso noto il dirigente chavista, Diosdado Cabello, che ha parlato di azione "terroristica". Cabello, che è il 'numero due' del regime, ha dato dunque per chiuso l'episodio di sollevazione militare: "La situazione è sotto controllo" ha scritto su Twitter.  Cabello ha definito i rivoltosi come "terroristi mercenari" e assicurato che "vari di loro sono già stati arrestati".

Dopo la sollevazione, il governo ha attivato piani di difesa e dispiegato truppe per "garantire la sicurezza interna". Ma è l'ulteriore conferma dell'altissima tensione in Venezuela e che, proprio dai militari, potrebbe arrivare la svolta alla perdurante situazione di crisi. 

In un video un gruppo di una ventina di uomini, vestiti con uniformi militari, guidata da un portavoce che si identifica come "capitan Juan Caguaripano" e "comandante dell'operazione David Cabobo",  annuncia "la ribellione" contro la "tirannia assassina di Nicolas Maduro". 

Caguaripano, il capitano del video, era stato espulso dall'esercito nel 2014, e nel messaggio annuncia di voler ristabilire "l'ordine costituzionale".

"Questo non è un colpo di Stato", sottolinea, "ma un'azione civico-militare per ristabilire l'ordine costituzionale", per "salvare il Paese dalla distruzione totale, per fermare gli assassinii da parte del regime" di giovani e civili. E chiede "l'immediata formazione di un governo transitorio e libere elezioni".

Durante il tentativo di sollevazione, nelle vicinanze del forte militare, si sono sentiti colpi di arma da fuoco e le forze fedeli a Maduro che spronavano i rivoltosi, mediante megafoni, a deporre le armi. Valencia si trova ad appena 160km da Caracas, nel centro del Paese, e la base militare coinvolta alberga un enorme numero di blindati.

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