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Giovedì, 18 Aprile 2024
Esteri / Nigeria

Lamolinara ucciso in bagno da quattro colpi di pistola

Dagli interrogatori in Nigeria emergono le dinamiche che hanno portato alla morte dei due prigionieri durante il blitz delle testa di cuoio inglesi

In attesa dei funerali di Franco Lamolinara a Gattinara, in provincia di Vercelli, si continua a cercare chiarezza sul blitz delle teste di cuoio inglesi.

Dalle indagini è emerso che l'ingegnere italiano, tenuto prigioniero con un collega britannico dal maggio scorso, è stato freddato con tre o quattro colpi di arma da fuoco. Intanto è confermato che a sparare sono stati i rapitori, come confessato nel corso dell'interrogatorio condotto dalle autorità nigeriane. 

Mentre si cerca di fare luce sul blitz, dalla Nigeria arriva una notizia allarmante: lo stesso giorno della morte di Lamolinara, giovedì scorso, è stato sventato ad Asaba il rapimento di un altro ingegnere italiano, Renzo Galvagni, segno che il clima nel delta del Niger è tutt'altro che sereno per i lavoratori stranieri.

Intanto fonti della sicurezza nigeriana hanno spiegato all'agenzia Afp che otto persone, ritenute responsabili del rapimento di Lamolinara e McManus, sono state trasferite ad Abuja, capitale della Nigeria, dove hanno confessato l'omicidio "non appena hanno avvistato le forze di sicurezza" in quanto "non sicuro di sopravvivere all'attacco".

Ulteriori indiscrezioni sono riportate dal Times, secondo il quale i due prigionieri sarebbero stati uccisi nel bagno mentre la vedova del custode della casa, rimasto ucciso nel blitz, racconta che "erano tutti nel salone della casa dove si erano nascosti dal dicembre scorso. Le pareti hanno iniziato improvvisamente a tremare per un esplosione, i proietti a volare in aria. Mentre lo scontro a fuoco diventava più intenso, due uomini hanno portato gli ostaggi nel bagno". 

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