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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Isis e al Qaeda, in Libia è nato l'asse del terrore: "Si stanno riorganizzando"

E' il ministro della Difesa libico, al Telegraph, a fare il punto: "I nuovi canali di finanziamento grazie al traffico dei migranti". Alla guida del 'business' ci sarebbe un jihadista algerino: Mokhtar Belmokhtar (in foto), uno degli uomini più ricercati al mondo. Fino a poco tempo fa lo si credeva morto

TRIPOLI (LIBIA) - I jihadisti dello Stato islamico (Isis) si stanno riorganizzando nel Sud della Libia con il sostegno di al Qaeda per lanciare nuovi attentati. E' quanto ha detto al Telegraph il ministro della Difesa del governo libico insediato a Tripoli, Mahdi Barghathi, precisando che l'operazione è guidata dal jihadista algerino Mokhtar Belmokhtar, uno degli uomini più ricercati al mondo, più volte dato per morto, l'ultima lo scorso anno in un'operazione condotta dalle forze francesi nell'Est della Libia.

Isis e al Qaeida non si sono mai attaccate in Libia e ora abbiamo le prove del fatto che stanno attivamente collaborando. Al Qaida sta fornendo logistica e supporto per aiutare l'Isis a riorganizzarsi e a lanciare attacchi.

IL JIHADISTA ALGERINO - Secondo il ministro, artefice dell'operazione sarebbe quindi il leader del gruppo Al-Murabitun legato ad al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), ricercato dopo l'attacco del 2013 a un'impianto di gas in Algeria. "Da quanto appreso dalla nostra intelligence credo sia vivo e stia guidando la forza responsabile della ricostituzione dell'Isis e delle operazioni terroristiche di al Qaida", ha detto Barghathi.

L'ASSE ISIS - AL QAEDA - Stando a un rapporto dell'intelligence militare libica, sarebbero circa 700 i jihadisti dell'Isis che si sono riuniti attorno alla città di Bani Walid, situata circa 200 chilometri a Sud-Est di Tripoli, mentre si stima siano tremila i combattenti di diverse organizzazioni, tra cui al Qaeda, attivi in Libia. Nel rapporto si afferma che i terroristi si finanziano con il traffico di migranti diretto in Europa, ma anche con il contrabbando di oro.

Libia, la guerra contro Isis

 

LE FORZE SPECIALI - Fonti di Bani Walid hanno riferito al quotidiano britannico i nomi di cinque jihadisti Isis scappati da Sirte e riparati in città. Un abitante ha detto: "Le forze di sicurezza locali non fanno nulla perchè temono che potrebbero causare problemi". Barghathi ha precisato di aver dato creato una base per le operazioni speciali dell'esercito nei pressi di Bani Walid per fronteggiare la minaccia posta dai jihadisti, aggiungendo di poter contare sull'assistenza di governi occidentali nelle operazioni per tracciare i movimenti dei terroristi: "Sappiamo che usano strade poco battute a Sud di Bani Walid e che si stanno unendo ai trafficanti dei migranti per fare soldi".
 

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