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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Migranti, dalla Libia l'appello all'Italia: "Fermi le Ong"

Il colonnello Abu Ageila Abdul Bari, comandante delle motovedette della Guardia costiera della Libia. "Le ong sono taxi del mare che aiutano i migranti a raggiungere l'Europa". Salvini e Toninelli: "Respingere ong Lifeline". Macron: "Lebbra populista"

"Quando vedono le navi delle ong, i migranti che abbiamo appena imbarcato si rituffano in mare, anche se non sanno nuotare; questa storia deve finire": a parlare con l'agenzia 'Dire' è il colonnello Abu Ageila Abdul Bari, comandante delle motovedette della Guardia costiera della Libia.

I contatti con gli attivisti delle organizzazioni non governative, accompagnati spesso dalle loro denunce di speronamenti e raffiche di colpi di armi da fuoco, avverrebbero di solito a circa 14-15 miglia dalla costa, nell'area "Search & Rescue" (Sar).

La Guardia libica? Quattro navi italiane, una tedesca

"Le ong sono taxi del mare, che di fatto aiutano i migranti a raggiungere l'Europa" sostiene l'ufficiale: "Complicano il nostro lavoro, che nonostante alcuni successi, resta difficile". Con cinque unità, quattro italiane e una tedesca, la Guardia costiera di base a Tripoli intercetta i migranti in mare e una volta a riva li consegna ai responsabili dei centri di detenzione.

Migranti, centri di detenzione in Libia

"A Tripoli ne sono stati chiusi sei che erano illegali" calcola Abdul Bari: "Ne restano due, sostenuti dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni e dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati". Rispetto alle accuse di violenze e abusi all'interno delle strutture, l'ufficiale dice di non esserne a conoscenza: "Non sono sotto il nostro controllo".

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Libia: "Serve aiuto Europa per rimpatri in Sud Sahara"

La consegna dei migranti sarebbe poi parte di un impegno che avrebbe bisogno di più sostegno dall'Europa. "Ci serve aiuto per i rimpatri" dice Abdul Bari: "Questi giovani non possono restare in Libia, ma devono tornare a sud del Sahara, nei loro Paesi di origine, anche per spiegare ai loro connazionali che partire è un errore, che si sperperano soldi e che e' pericoloso".

Ma le accuse dell'Onu, che ha sanzionato Abd al Rahman al-Milad, un ufficiale della Guardia costiera di Zawiyah coinvolto nella tratta di esseri umani? "Con noi non ha nulla a che fare, è solo un miliziano, per giunta ricercato" risponde Abdul Bari. "La verità é che abbiamo pochi uomini, avremmo bisogno di più sostegno dall'Italia, ma ce la stiamo mettendo tutta". 

In un'intervista rilasciata al portale 'Speciale Libia', Abdul Bari aveva detto che la chiusura dei porti alle ong disposta dal governo di Lega e Movimento Cinque Stelle avrebbe ridotto "notevolmente" le partenze. I dati però raccontano di una tendenza accentuata già da tempo.

Sbarchi al minimo: a maggio sono scesi dell'82% 

Secondo il Viminale, nel maggio scorso il numero di sbarchi rispetto allo stesso mese del 2017 è diminuito di oltre 96 per cento, passando da 12.753 a 443 arrivi.

Pesa l'accordo sottoscritto un anno fa con Tripoli dall'ex ministro dell'Interno Marco Minniti?
"Posso solo confermare che da allora gli sbarchi sono davvero diminuiti" risponde Abdul Bari: "Direi del 60 per cento". 

Lifeline: "Soccorsi 400 migranti"

Intanto una nuova imbarcazione della Ong Lifeline riferisce di aver tratto in salvo 400 persone al largo della Libia. 

"Il governo olandese - ha detto il ministro Toninelli - ha appena dichiarato che la nave Ong batte illegalmente bandiera olandese; È una nave di fatto apolide che non dovrebbe navigare in acque internazionali e in particolare nel Mare Libico. Questo mi ha obbligato a far partire indagine di bandiera da parte della Guardia costiera".

Toninelli: "Sequestreremo la nave e salveremo migranti"

"Sequestreremo la Lifeline e la portremo nei porti italiani per svolgere le indagini. Faremo stessa cosa per l'altra nave Ong Seafuchs" Lo ha detto il ministro dei trasporti Danilo Toninelli. "Queste navi Ong - ha proseguito Toninelli - stanno incentivando e incoraggiando la partenza dei barconi della morte. Non avendo equipaggi tecnicamente preparati stanno mettendo a rischio la loro vita e quella dei migranti".

"La nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale" rincara il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, spiegando che la nave ha imbarcato profughi contravvenendo alle istruzioni della guardia costiera libica che stava intervenendo. E il vicepremier Matteo Salvini annuncia: "Avete fatto un atto di forza? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po' largo". 

Il ministro degli interni nel corso di una diretta facebook ha spiegato di aver imposto il divieto di attracco alla nave che batte bandiera olandese. "Abbiamo mandato una nota ufficiale datata 16 giugno del ministro degli esteri all'ambasciata olandese su Lifeline. Queste navi non fanno volontariato, questa Lifeline usa centinaia di disperati come merce".

Macron: "Populisti lebbra d'Europa"

Nel frattempo il presidente Francese Emmanuel Macron torna a scaldare gli animi parlando dal palco di Quimper di "lebbra populista" che infetta l'Europa.

"Li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo".

Il riferimento - scrive il quotidiano francese LeFigaro - sarebbe al rifiuto dell'Italia di aprire i porti alle ong.

Pronta la replica via Twitter di Luigi Di Maio. "Le parole del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui nazionalismo e populismo sono "una lebbra che monta" in Europa, sono "offensive e fuori luogo" scrive il vicepresidente del Consiglio.

"La vera lebbra è l'ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere una equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è".

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"Serve il sostegno di navi della Guardia costiera italiana o mercantili" scrive su Twitter Lifeline, l'ong con sede in Germania impegnata nel soccorso di migranti alla deriva al largo della Libia. Nel messaggio si riferisce che l'intervento di salvataggio riguarda "300-400 persone".

Fonte Agenzia Dire

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