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Martedì, 16 Aprile 2024
Tragedie / Regno Unito

Gli insegnanti lo mettono in punizione, 14enne muore dopo un attacco d'asma

La tragedia si è consumata alla Bow school, periferia est di Londra. La vittima, Nasar Ahmed, era stato punito per aver rovesciato un cestino. Sul caso indaga Scotland Yard

È morto a soli 14 anni dopo essere stato messo in punizione da un insegnante. La vittima è Nasar Ahmed, un ragazzino britannico affetto da gravi problemi di asma, una patologia di cui a detta dei familiari la scuola era al corrente. La tragedia si è consumata alla Bow school, periferia est di Londra. Secondo quanto riferito dai compagni, Nasar sarebbe stato messo in isolamento dopo aver rovesciato un cestino durante la lezione. Un gesto accidentale, sostiene Sani Begum, cugina della vittima. "Due suoi compagni stavano litigando e Nasar è stato messo in mezzo. Lui era un ragazzo dolce e intelligente. Ha subito promesso all’insegnante che non lo avrebbe più fatto". 

Ma l’insegnante, non credendo alla sua buona fede, decide di prendere provvedimenti. Poco dopo la scuola avvisa la famiglia che Nasar è stato messo in punizione per tutto il resto della giornata. Tre ore più tardi accade quello che nessuno poteva immaginare. Nasar inizia a sentirsi male e supplica il personale scolastico di dargli il suo inalatore. Qualche minuto più tardi perde conoscenza. Gli insegnanti chiamano i soccorsi e avvisano di nuovo la famiglia. Quando il padre di Nasar arriva a scuola trova il figlio in stato di incoscienza sul pavimento, con il personale paramedico che tenta di rianimarlo. Il ragazzino morirà in ospedale poco dopo. Una morte che anche la stessa polizia inglese ha definito "inspiegabile".

La scuola ha fatto sapere tramite un portavoce che sul caso è stata fatta "molta disinformazione". Ma la famiglia di Nasar vuole vederci chiaro: perché il ragazzino è stato messo in punizione e confinato in un’altra aula dell’istituto nonostante i suoi problemi di salute? Su facebook la cugina della vittima ha lanciato una ulteriore accusa agli insegnanti: secondo un amico di Nasar agli alunni sarebbe stato "consigliato" di non raccontare nulla di quanto successo in classe. Un’accusa ovviamente tutta da dimostrare. Le indagini comunque sono solo all'inizio. La scuola intanto ha fatto sapere di voler collaborare con gli inquirenti e ha avviato un’indagine interna per verificare se ci sono state irregolarità. 

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