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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La malaria torna a far paura: "Ci sono pochi fondi"

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms/Who) ha presentato il suo rapporto annuale sul contrasto al paludismo, e lancia l'allarme

Non procede più come prima la raccolta fondi per finanziare la lotta alla malaria. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms/Who) ha presentato il suo rapporto annuale sul contrasto al paludismo, e lancia l'allarme.

I "recenti notevoli successi" contro una delle infezioni più letali del pianeta rischiano di non proseguire nel futuro. Dopo la rapida espansione registrata tra il 2004 e il 2009, i fondi per la prevenzione e il contrasto della malaria si sono stabilizzati tra il 2010 e il 2012. E senza fondi è impossibile mettere in atto gli ultimi passi necessari per debellare (o quasi) la malattia entro il 2015 come ci si era prefissati.

Sono già stati limitati alcuni programmi di contrasto massiccio da avviare nelle zone maggiormente colpite dalla malaria. La malaria uccide soprattutto in Nigeria e Repubblica democratica del Congo (in Africa) e in India (nel sud est asiatico). L'80% delle morti per malaria avviene in 14 paesi.

L’Oms presenta dei dati concreti. Il numero di tende insetticide trattate con repellente antizanzara di lunga durata è passato dai 145 milioni del 2010 ai circa 66 milioni del 2012. Per i medicinali, le misure preventive, gli esami, e le sperimentazioni per tutte le persone interessate dalla malattia nei 99 paesi in cui non è stata debellata servono 5 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020.

Richard Chibulskis, uno degli autori del rapporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità non usa giri di parole: "Dobbiamo far sì che gli investimenti riprendano a essere come prima. Se no, la malaria ritornerà a diffondersi. E ritornerà ancora più forte".

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