Ashley Gebbie, una giovane mamma inglese, è stata brutalmente picchiata dal fidanzato a pochi giorni dal parto. A denunciare l'incredibile violenza è stata proprio Ashley, che ha preso coraggio e ha mostrato sui social network le immagini dei lividi e dei graffi lasciati dall'ex compagno.

L'uomo le si era avventato contro perché lei si era permessa di chiedergli dove fosse stato. Una domanda innocente, che però ha scatenato l'ira e la violenza dell'ex compagno. L'aggressore, Alan Crozier, era poi riuscito a fuggire, mentre Ashley era riuscita a chiamare aiuto con le ultime forze che le erano rimaste. La polizia lo ha rintracciato poco dopo e lo ha arrestato.

Davanti al giudice ha ammesso di aver colpito l'ex compaga e ha descritto attimo per attimo la violenza: prima l'ha afferrata per i capelli, poi l'ha spinta a terra e l'ha presa a pungi sulla faccia, poi ha tentato di strangolarla. Il suo avvocato sostiene che che Crozier soffre di un disturbo bipolare e che aveva decido di recente di interrompere le cure.

Ma la famiglia di Ashley non ci sta. "Che uomo può essere quello che, a tre settimane da un parto cesareo, riduce una donna in queste condizioni", chiedono pubblicamente i parenti della donna.