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Venerdì, 29 Marzo 2024
Caso marò / India

Marò, "graziato" l'ambasciatore italiano in India

Tolte le restrizioni dopo il rientro dei fucilieri. Intanto le autorità di New Delhi hanno affidato all'Agenzia nazionale di investigazione (Nia) lo svolgimento di nuove indagini sull'incidente del 15 febbraio 2012

NEW DELHI - La Corte suprema indiana ha revocato oggi le restrizioni imposte lo scorso mese all'ambasciatore italiano in India Daniele Mancini, dopo che il tribunale aveva vietato al diplomatico di lasciare il Paese. Lo riporta il sito internet del Times of India. 

Dopo il rientro in India di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani in un'operazione antipirateria al largo delle coste del Kerala, la Corte si riunirà nuovamente il 16 aprile per discutere del caso.

Nell'ultima udienza, il 18 marzo scorso, la Corte aveva imposto il divieto di lasciare il paese all'ambasciatore Mancini, in quanto il governo italiano aveva annunciato la sua intenzione di non rimandare in India i due marò, nel frattempo rientrati in Italia con un permesso di un mese concesso dalle autorità indiane in occasione delle elezioni politiche italiane del 24 febbraio. I due marò sono poi stati rimandati in India dal governo di Roma.

Intanto il caso dei due marò italiani è stato affidato ieri dal ministero dell'Interno di Nuova Delhi alla National Investigation Agency (Nia), che ricomincerà le indagini da zero. Il ministero ha preso questa decisione dopo che la Corte suprema ha stabilito che il governo del Kerala non ha alcuna giurisdizione per processare i due marò.

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