Sarebbero compatibili con i proiettili che hanno colpito a morte i pescatori indiani al largo della costa di Kerala lo scorso 15 febbraio i due fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie. Lo scrive oggi il quotidiano The Times of india, articolo ripreso anche dal First post, facendo riferimento ai risultati del laboratorio scientifico della polizia (Fsl) che ha compiuto l'esame balistico sulle armi in dotazione a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani detenuti in India. 

Secondo quanto si legge, ci sarebbe compatibilità tra le armi in questione e i proiettili estratti dai corpi dei due pescatori indiani. I due fucili Beretta - modello ARX 160 - sono quindi stati "identificati" come quelli che utilizzati dai due marò contro i pescatori indiani. "Possiamo dare conferma dei fucili dopo avere esaminato i proiettili trovati nei corpi dei deceduti" si legge nel rapporto. 

La perizia sulle armi - "Dopo aver condotto accurati test sui sei fucili Beretta sequestrati - ha precisato il responsabile del Fsl - il Laboratorio ha identificato i due fucili usati per uccidere i pescatori.

La decisione della Corte suprema - La Corte suprema indiana ha intanto ammesso il ricorso dell'armatore della Enrica Lexie contro un precedente verdetto (in data 3 aprile) del tribunale che ne bloccava la partenza. Dopo aver sentito gli avvocati della compagnia di navigazione italiana, i giudici hanno aggiornato l'udienza al 20 aprile. "Se qualcuno spara da una casa - ha commentato il giudice - forse la casa viene sequestrata?".