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Giovedì, 25 Aprile 2024
India / India

Caso Marò, Farnesina richiama ambasciatore italiano

Il ministero degli Esteri reagisce così alla formalizzazione dei capi d'imputazione a carico dei due militari, accusati di omicidio, tentato omicidio e associazione a delinquere

Richiamato a Roma Giacomo Sanfelice, ambasciatore italiano in India. La decisione è stata presa dalla Farnesina alla luce degli ultimi sviluppi della situazione dei marò detenuti in India per l'omicidio di due pescatori indiani mentre erano impegnati in un'operazione antipirateria a bordo di una nave italiana.

Un gesto "dovuto" spiegano dal ministero degli Esteri, dopo la formalizzazione dei capi d'imputazione a carico dei due militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: omicidio (articolo 302 del codice penale indiano), tentato omicidio (articolo 307), azioni che hanno comportato danni (articolo 427) e associazione a delinquere (articolo 34).

Il commissario Ajith Kumar, capo del Gruppo speciale investigativo (Sit), ha presentato al tribunale di Kollam un dossier da 196 pagine contenente la perizia balistica e l'atteso "chargesheet", ossia l'elenco delle imputazioni sulla base delle quali i connazionali dovrebbero essere rinviati a giudizio per aver ucciso in acque indiane i due pescatori Ajesk Binki e Gelastine, lo scorso 15 febbraio.



L'annuncio della presentazione dei documenti è arrivato proprio mentre il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura si trova in missione nel Kerala per incontri a tutti i livelli tesi a una soluzione positiva del caso. 

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