Messico, l'Europa sbarca al G20

I leader mondiali sono arrivati al G20 di Los Cabos forti della vittoria di Nuova Democrazia in Grecia. Mentre sembra allontanarsi lo spettro della fuoriuscita di Atene dall'eurozona, i premier riuniti in Messico dovranno confrontarsi con quella crisi che rischia di soffocare il Vecchio Continente.  

Intanto nella notte i rappresentanti del G7 hanno diffuso un comunicato congiunto. “Salutiamo positivamente l'impegno della zona euro a lavorare insieme al prossimo esecutivo greco per assicurare che il paese rimanga su un percorso verso le riforme e la sostenibilità all'interno dell'area euro”, si legge nel documento apparso sul sito internet della Reuters. 

“Il voto in Grecia ci consente di avere una visione serena sul futuro dell'Europa e dell'euro” ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Monti al suo arrivo in Messico. 

Proprio l'Europa sarà al centro dei dibattiti dei Grandi della terra, ma da questo summit “nessuno si aspetti una soluzione”, ha dichiarato il consigliere statunitense David Plouffe, come riporta il sito internet dell'Ansa. 

“Anche se non ci aspettiamo di raggiungere accordi specifici sull'Europa … voglio vedere discorsi e promesse che siano orientati verso una nuova e più forte Europa, un'Europa del XXI secolo” ha dichiarato il presidente messicano Felipe Calderon, come riporta The Independent. 

David Cameron ha invitato la Banca Centrale Europea e Berlino ad aumentare i propri sforzi. “Non possiamo permetterci che le banche centrali stiano in disparte se vogliamo raggiungere quella crescita di cui abbiamo bisogno”, ha dichiarato il premier britannico. 

Il summit del G20 sarà un'occasione per tastare il terreno in vista del vertice Ue, in programma per la fine del mese, dal quale i leader mondiali si aspettano soluzioni in grado di mettere fine alla crisi europea, stimolando crescita ed occupazione. 

L'economia non sarà però il solo tema affrontato dai leader presenti a Los Cabos. In mattinata il presidente statunitense Barack Obama ha incontrato il premier russo Vladimir Putin, alleato di Damasco, per discutere della drammatica crisi siriana.