rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
MESSICO / Messico

Messico, Pena Nieto è il nuovo presidente

Dopo più di un decennio torna al potere il Partito rivoluzionario istituzionale che guidò il Paese per 71 anni, tanto da venire chiamato "la dittatura perfetta"

Dopo 12 anni torna al potere il Partito rivoluzionario istituzionale (Pri). A rappresentarlo c'è il volto giovane e affascinante del neo premier Enrique Pena Nieto. Secondo i primi risultati, questo avvocato 45enne avrebbe ottenuto tra il 37,9% e il 38,5% dei voti, contro il 30,9% del candidato di sinistra Andres Manuel Lopez Obrador, come riporta il quotidiano spagnolo El Paìs

“Non ha vinto una persona o un partito, ha vinto il Messico” ha dichiarato Pena Nieto, talmente sicuro della vittoria da autoproclamatosi presidente prima ancora dell'uscita dei risultati ufficiali. “Governare con tutti e per tutti. Il Paese chiede unità e risultati, è il momento di incoraggiare la riconciliazione nazionale”. 

“I cittadini si sono espressi con assoluta libertà ed hanno votato per un cambio di rotta”. Il neo presidente ha però preso le distanze da quel Pri che ha governato il Messico per quasi 71 anni, tanto da essere definito da Mario Vargas Llosa la “dittatura perfetta”. Pena Nieto ha parlato di una “seconda opportunità” per il partito, promettendo ai suoi concittadini “una presidenza democratica, moderna, aperta alle critiche e disposta ad ascoltare”.

Ben il 62% della popolazione si è recato alle urne. Si tratta di un vero e proprio record per il Messico, se si tiene inoltre conto del calo delle denunce per irregolarità, il 50% in meno rispetto all'ultima volta, come riferisce l'Instituto Federal Electoral (Ife). 

Pena Nieto è riuscito, da un lato, a sfruttare la nostalgia che molti provavano per l'era del Pri, ma dall'altro è anche stato in grado di porsi come il volto nuovo del partito.  Il neo presidente, complici i suoi legami con il network Televisa, si è infatti mostrato come un candidato affascinante, donnaiolo, supportato inoltre da una buona organizzazione. 

Pena Nieto è riuscito a sfruttare l'insoddisfazione dei messicani verso Felipe Calderon. Da quando nel 2006 il presidente uscente ha dichiarato guerra ai cartelli della droga, sono morte più di 55mila persone. Il nuovo premier, il cui partito è stato in passato accusato di collusione con i signori della droga,  dovrà quindi cercare di dare delle risposte alla popolazione, stremata da disoccupazione e insicurezza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Messico, Pena Nieto è il nuovo presidente

Today è in caricamento