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Giovedì, 25 Aprile 2024
MESSICO

Studenti scomparsi in Messico: "Vogliamo rivedere i nostri figli"

Il presidente messicano incontra i familiari degli studenti scomparsi, ma ancora non ci sono novità: rimangono 43 i dispersi

Il presidente del Messico Enrique Peña Nieto ha incontrato per la prima volta le famiglie dei 43 studenti scomparsi un mese fa, durante le violenze che hanno coinvolto la polizia e i narcos nello stato di Guerrero. L'incontro è avvenuto nella residenza presidenziale di Los Pinos. "Ho avuto l'occasione per cinque ore d'ascoltare le loro preoccupazioni, le loro inquietudini e il loro dolore", ha affermato il presidente dopo l'incontro con i circa centoventi parenti.

Sono tutti maschi i ragazzi che ancora devono tornare a casa e le famiglie hanno chiesto di non fermare le ricerche. Questo perché l'incontro non ha avuto un esito positivo e i genitori sono rimasti delusi: nessuna novità.

Per il presidente Peña Nieto questo è solo il primo incontro che aveva come obiettivo quello di "generare fiducia", visto che qualche settimana fa coloro che sono stati ricevuti alla residenza presidenziale, avevano preso d'assalto il palazzo del governo. Inoltre qualche giorno fa è scattato l'arresto José Luis Abaca, il sindaco di Igualda, città dove sono avvenute le sparizioni.

Ma la delusione rimane e ancora tutto è fermo alla sera del 26 settembre quando i giovani stati attaccati da poliziotti e membri della gang criminale Guerreros Unidos. I morti "ufficialmente" furono sei, 25 i feriti e rimangono ancora 43 gli studenti dispersi.

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