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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Messico, giudice "anti-narcos" ucciso da un sicario mentre fa jogging

Vicente Antonio Bermúdez Zacarías, giudice federale, è stato freddato da un sicario a Metepec, una cittadina vicino Città del Messico, con un colpo di pistola alla testa. L'omicidio ripreso dalle telecamere di sorveglianza

MESSICO - Un giudice federale "anti-nacors" che in passato aveva indagato anche su El Chapo, Vicente Antonio Bermúdez Zacarías, è stato ucciso a Metepec, una cittadina vicino Città del Messico, con un colpo di pistola alla testa. L'omicidio è stato registrato da una telecamera di sorveglianza: nelle immagini si vede perfettamente il momento in cui il sicario si avvicina alle spalle del giudice e lo fredda con un solo colpo di pistola alla testa.

L'AGGUATO - Come ricostruisce El Universal, il giudice è stato ucciso lunedì in un sobborgo della città di Toluca, a 60 chilometri dalla Capitale. Da tempo si occupava della criminalità organizzata: l'agguato, secondo quanto spiegato dal governatore Eurviel Avila, è avvenuto durante la quotidiana corsa che il giudice era solito fare prima di recarsi a lavoro. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso momento per momento la dinamica dell'omicidio: il video è stato poi diffuso a tutti gli organi di stampa per individuare il sicario. Secondo le prime indagini, il colpo fatale è stato esploso a meno di trenta centimetri: inutile la disperata corsa verso il pur vicino ospedale. 

LE INCHIESTE - Immediatamente il presidente Enrique Peña Nieto ha denunciato l'accaduto in una riunione con gli alti magistrati dal Paese: "Ho dato istruzioni al procuratore generale di dare massima priorità a questo caso al fine di trovare quanto prima il responsabile del barbaro omicidio". Secondo quella che al momento è l'unica testimone dell'attentato, due complici avrebbero coperto il sicario per dargli poi la possibilità di fuggire. Al centro delle inchieste portate avanti dal giudice Bermúdez Zacarías c'erano i Los Cuinis, nuovo cartello della droga della zona, e le loro strette relazioni con il cartello de El Chapo. 

DALL'EVASIONE FISCALE ALLA DROGA - "Sul tavolo del giudice c'è un fascicolo caldo" scrive l'Informador "che vede al centro Naim Libien Kaui, editore del giornale Unomásuno, accusato di evasione fiscale" e che, "secondo le indagini, sarebbe stato coinvolto in diversi scandali": l'ultimo riguarda uno dei suoi figli, "accusato dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti di avere legami con i cartelli della droga della zona". L'ordine di arresto per l'imprenditore firmato dal giudice ucciso lunedì era stato depositato solo dieci giorni prima.

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