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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Austria pronta a schierare l'esercito al Brennero per fermare i migranti

Decisi controlli più mirati alla frontiera tra Austria e Italia. Vienna vuole la propria polizia a bordo dei treni italiani fin da Fortezza. Roma frena e gli austriaci avvertono: "In quel caso costruiremo un muro di 370 metri"

Quattro corsie autostradali con un limite di velocità di 30 km/h saranno istituite al Brennero per controlli più puntuali dei migranti.

Lo hanno deciso le forze dell'ordine di Italia, Austria e Germania, i cui rappresentanti si sono incontrati al Brennero per discutere le misure per la sicurezza, che non sono - è stato precisato - dei nuovi muri. Le corsie saranno separate. I tir verranno convogliati in direzione diversa da quella delle auto ed i veicoli sospetti saranno deviate verso specifiche aree di sosta. Sarà monitorata anche la statale, come lo è già la ferrovia, che, in futuro, potrebbe registrare la presenza delle pattuglie trilaterali sui treni, fin da Fortezza, in provincia di Bolzano, come sollecitato da Vienna ma che Roma non accetta. Solo nel caso che permanesse il rifiuto italiano, al Brennero sarebbe eretto un recinto di 370 metri, a destra e a sinistra dell'asse viario, e quindi anche sui primi dorsali montani. I controlli prevedono anche uno stop forzato dei treni a Steinach, subito dopo il confine.

"Controlleremo tutti i passeggeri su tutti i treni se l'Italia non dovesse consentire ai poliziotti austriaci di iniziare i controlli già da Fortezza. La fermata a Steinach con relativi ritardi saranno inevitabili" ha detto il capo della Polizia tirolese Helmut Tomac. La questione sembra rinviata al prossimo incontro dei ministri Alfano e Sobotka: Tomac ha ricordato che l'Austria ha introdotto per il 2016 un tetto di 37.500 richiedenti asilo. "In caso di necessità - ha proseguito - saranno inviati al Brennero anche soldati, a dare supporto ai 250 agenti, ma la decisione spetterà al ministero della Difesa". L'intento di Vienna è di fermare i profughi che non hanno diritto all'asilo.

Migranti accampati in Austria | Infophoto

Sul tema è intervenuto anche il premier Matteo Renzi. "La questione migratoria è come sempre molto complicata ma gli annunci esagerati dei giorni scorsi vanno ricalibrati: nei primi quattro mesi dell'anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015. Si tratta di uno sforzo impegnativo per il nostro Paese, che continua a cercare di salvare vite umane in mare, ma con numeri che sono più bassi di quelli che vengono riportati dagli allarmi internazionali", ha affermato il presidente del Consiglio nella sua Enews. "Tutto ciò conferma, ove ce ne fosse il bisogno, che l'ipotesi di chiudere il Brennero - aggiunge - è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro.

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