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Venerdì, 29 Marzo 2024
Immigrazione

Migranti nell'Eurotunnel, ora Londra e Parigi chiedono l'aiuto della Ue

Solo la scorsa notte sono stati 400 i tentativi di incursione nel sito dell'Eurotunnel. I ministri dell'Interno dei due Paesi: "Questa situazione non può essere risolta solo da Francia e Regno Unito. Siamo davanti a un'emergenza globale"

Londra e Parigi hanno sollecitato oggi i Paesi europei a collaborare per risolvere alla radice la crisi in atto a Calais, nel nord della Francia, con migliaia di migranti che ogni notte cercando di raggiungere il Regno Unito.

Solo la scorsa notte sono stati 400 i tentativi di incursione nel sito dell'Eurotunnel. In un intervento pubblicato sul Sunday Telegraph, intitolato "I migranti pensano che le nostre strade siano lastricate d'oro", i ministri dell'Interno di Regno Unito e Francia, Theresa May e Bernard Cazeneuve, hanno evidenziato come il mondo sia chiamato ad affrontare oggi "una crisi migratoria globale".

"Questa situazione non può essere una questione che riguarda solo per i nostri due Paesi. E' una priorità sia a livello europeo che internazionale", hanno sottolineato i due ministri, ricordando che "molti dei migranti presenti a Calais hanno attraversato l'Italia, la Grecia e altri Paesi".

"Per questo motivo - hanno aggiunto - chiediamo agli altri Stati europei di affrontare questo problema alla radice. Le nazioni europee garantiranno sempre protezione a quanti veramente fuggono da guerre e persecuzioni. Tuttavia, dobbiamo rompere il nesso tra la traversata del Mediterraneo e l'insediamento in Europa per motivi economici. Insieme noi stiamo attualmente rimpatriando ogni mesi 200 migranti che non hanno diritto all'asilo".

"Stiamo anche lavorando per garantire che le persone nel Corno d'Africa comprendano la dura realtà di un viaggio pericoloso che potrebbe portare solo al loro rimpatrio", hanno proseguito i due ministri, assicurando anche forte impegno contro i trafficanti di esseri umani. May e Cazeneuve hanno riferito di 17 organizzazioni di trafficanti smantellate dall'inizio dell'anno grazie alla collaborazione tra Paesi europei.

Secondo i due ministri, "la risposta a lungo termine a questo problema risiede nel ridurre il numero di migranti che arrivano in Europa dall'Africa", aiutando i Paesi africani a offrire "opportunità economiche e sociali" alla popolazione.

"Dobbiamo collaborare con questi Paesi per contrastare la migrazione irregolare e consentire alle persone di tornare nei loro Paesi in modo più semplice. Questo significa indirizzare meglio gli aiuti allo sviluppo e maggiori investimenti", hanno aggiunto, rinviando quindi al vertice alla Valletta di novembre la definzione di ulteriori misure.
 

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