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Venerdì, 19 Aprile 2024
Terrorismo

Lotta al terrorismo, Italia in assetto "da guerra"

Rifinanziate le missioni di pace italiane, da quella in Afghanistan a quella in Mali. Ma la novità è l'introduzione, dopo gli attentati di Parigi, delle cosiddette "disposizioni in materia di intelligence": i servizi segreti potranno cooperare con "assetti della difesa"

ROMA - Il decreto di proroga delle missioni internazionali convertito definitivamente in legge dal Senato ha stanziato oltre trecento milioni (per la precisione 301.170.028 euro) per il rifinanziamento delle le missioni internazionali nell'ultimo trimestre del 2015 (primo ottobre-31 dicembre) e, sempre per lo stesso trimestre, 38.500.000 euro per la cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo.

GUERRA AL TERRORISMO - La novità di maggiore rilievo rispetto al testo originario approvato dal Governo è stata però l'introduzione da parte della Camera, all'indomani delle stragi di Parigi, delle "Disposizioni in materia di intelligence" (previste dall'art.7bis) che attribuisce ai servizi segreti la possibilità di cooperare con "assetti della difesa" per interventi in situazioni "di crisi o di emergenza all'estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all'estero". Di fatto, il testo aggiunto estende le garanzie legali previste per gli operatori dell'intelligence ai militari impegnati in azioni coordinate dai servizi in aree di crisi all'estero.

GLI INTERVENTI - La spesa più alta è prevista per la partecipazione di personale militare alle attività della coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (64.987.552 euro) seguita dalla missione in Afghanistan (58.617.770 euro). La prima impegna 750 uomini (fino al 30 settembre erano 525), la seconda 834 (quasi duecento in più rispetto ai 630 dei primi nove mesi dell'anno). I finanziamenti delle missioni hanno quasi tutti il segno più tranne la missione Active Endevour nel Mediterraneo attivata dopo l'11 settembre per monitorare il flusso del traffico delle merci via mare, quella in Albania e nei Balcani, quelli per la Croce Rossa in Medio Oriente e quelli per l'addestramento delle forze di sicurezza palestinesi. 

Roma: allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi |Infophoto

Ecco nel dettaglio le missioni rifinanziate: 

EUROPA - 25.602.210 euro per le missioni nei Balcani (542 i militari); 69.466 euro per la missione ALTHEA dell'Unione Europea in Bosnia-Erzegovina (5 militari); 1.309.645 euro per i programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza) in Albania (48 militari); 339.840 euro per la missione EULEX Kosovo e 16.640 euro per la missione UNMIK sempre in Kosovo (24 uomini in tutto); 66.961 di euro per la riattivazione della partecipazione di personale militare alla missione UNFICYP delle Nazioni Unite a Cipro (4 militari). Non è stata rifinanziata invece la missione della NATO denominata Baltic Air Policing.

ASIA - 58.617.770 euro per la nuova missione NATO in Afghanistan 'Resolute Support Mission' e per la proroga della partecipazione alla missione EUPOL Afghanistan. La missione Resolute Support Mission subentra, dal 1° gennaio 2015, alla missione ISAF. Sul campo 834 militari.

MEDIO ORIENTE - 5.982.563 euro per l'impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein, in Qatar e a Tampa e per esigenze connesse con le missioni in Asia e in Medio Oriente; 166.505 euro per l'impiego di unità di personale appartenente a Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana; 42.820.407 euro per la partecipazione del contingente militare italiano alla missione UNIFIL in Libano dove sono impegnati 1125 militari; 583.037 euro per la missione TIPH2 a Hebron e per la proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (28 militari); 30.550 euro per la missione dell'Unione Europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah con l'Egitto; 50.930 euro per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione EUPOL COPPS (European Union Police Mission for the Palestinian Territories) in Palestina; 17.723 euro per la partecipazione di un magistrato collocato fuori ruolo alla missione missione EUPOL COPPS; 

AFRICA - 13.620.228 euro per l'operazione militare Atalanta dell'Unione Europea al largo delle coste della Somalia allo scopo di contribuire alla deterrenza e repressione degli atti di pirateria e rapina a mano armata commessi a largo delle coste della Somalia (408 militari); 7.566.838 euro per le missioni dell'Unione europea denominate EUTM Somalia e EUCAP Nestor e alle ulteriori iniziative dell'Unione europea Corno d'Africa e nell'Oceano indiano occidentale, per il funzionamento della base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti e per la proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane (257 uomini); 821.779 euro per la missione delle Nazioni Unite in Mali e per le missioni dell'Unione europea denominate EUCAP Sahel Niger e EUTM Mali (31 uomini).

COOPERAZIONE - Lo stanziamento di 38.500.000 euro per la cooperazione internazionale è finalizzato ad iniziative di cooperazione per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e per il sostegno alla ricostruzione civile, in Afghanistan, Etiopia, Repubblica centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e Palestina, e, in relazione all'assistenza ai rifugiati nei paesi limitrofi.

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